Sesto, arrivano i parcheggi rosa dedicati alle neo mamme

In tutta la città ce ne saranno 22

La posa del primo parcheggio rosa

La posa del primo parcheggio rosa

Sesto San Giovanni (Milano), 14 novembre 2018 - Sono iniziati questa mattina, mercoledì 14 novembre, i lavori per l'istituzione dei nuovi parcheggi rosa. Il primo è stato disegnato oggi tra via Oriani e piazza Faruffini, a pochi passi dal municipio. Nei prossimi giorni, attraverso la vernice all'acqua, ne saranno creati 22 complessivi nei punti sensibili della città, come scuole, ospedali, centri medici, Asl e stazione. Si tratta dei posteggi riservati alle donne incinte o con bebè a bordo (fino a 18 mesi), che possono così spostarsi con più agio e facilità. Per usarli non serve un pass, basta averne diritto.

"Contiamo sul senso civico e la sensibilità di tutti per lasciare liberi questi parcheggi di cortesia alle neo mamme", hanno spiegato il sindaco Roberto Di Stefano, presente alla posa del primo cartello insieme agli assessori Roberta Pizzocchera e Antonio Lamiranda. Gli stalli rosa saranno istituiti nei pressi degli asili comunali di via Tonale (all’ingresso del nido), via Boccaccio 85 (vicino al passo carraio), via Corridoni (nel parcheggio a lisca), via Croce (all’ingresso del nido), via Marx (primo posto a pettine), via Nievo all'angolo con via Battisti, via Savona (all’ingresso del nido). Gli altri posteggi rosa saranno creati in questi giorni nei pressi delle materne di viale Italia, via Fante d’Italia 10, viale Edison 43, via Monte San Michele 47, via Boccaccio 312, via Podgora, via Mincio 98, via Rovani e via Leopardi 235.

Infine, saranno coperti i servizi pubblici: la stazione FS, l'ospedale dove ci saranno 2 posti rosa, l'Asl di via Oslavia e di via Marx. "Fin da giugno 2017 li avevamo previsti. Poi tra accorgimenti tecnici, l'individuazione dei posti, l'appalto e l'abolizione del pass-sosta inizialmente previsto c’è voluto un po’ di tempo, ma alla fine ci siamo riusciti – ha commentato Lamiranda -. Un segno di profonda civiltà e attenzione pubblica". Un intervento che Roberto Di Stefano aveva chiesto, attraverso una mozione, fin da quando era all’opposizione durante la Giunta Oldrini: da consigliere di Forza Italia presentò la proposta, che però non fu mai attuata.