Dal Makificio il boccone perfetto Al The Village si mangia con le mani

Il menù viene lanciato per la prima volta in esclusiva e prevede due proposte i Maki rivisitati in chiave italiana e le "caramelle arrostite", ravioli al vapore, tostati in padella con farciture

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di Laura Lana

È quadrato, si mangia con le mani e può contenere di tutto, dalla tartare di manzo alla caprese al pollo arrostito come una volta. Sul tavolo ti arriva una tavolozza colorata che esce direttamente dal Makificio, che è stato aperto all’interno del lido The Village. Sebastiano Rovida, direttore creativo food & beverage, è la mente, chef Marco Braconi la mano di questo Bistrot di Area Kitchen. "L’idea è quella del boccone perfetto: mettere la preparazione italiana in un finger e il riso è un ottimo contenitore. È un progetto in divenire, che vogliamo far crescere con l’aggiunta di altri gusti, ad esempio in inverno la coda alla vaccinara", racconta Rovida.

Che, con un amico, si è messo anche alla ricerca di un riso cerere, antico e autuctono, che non veniva più coltivato da 50 anni. Caramelle arrostite, ravioli al vapore, maki rivisitati che strizzano l’occhio alla cultura giapponese ma rigorosamente con prodotti made in Italy, come il Maki Milano-Gorgonzola, come omaggio della tradizione gastronomica del Nord tra zafferano e cipolla caramellata, per andare in Campania col Maki Pizza fino al Caponata Roll di sapore siciliano.

Chiringuito, bar e lounge sulla terrazza, con i cocktail del bar manager Roberto Lepre, al Bistrot si torna agli anni Ottanta con piatti pop e un menù revival dal titolo "Ritorno al futuro". Dalla versione 2.0. dell’intramontabile cocktail di gamberi (con un drink rosa di accompagnamento) al fritto misto fino alla spiadinata di pesce al centro del tavolo e ai carpacci di carne da cuocere da soli sulle pietre ollari. "Volevamo i sapori di casa, quelli della nonna, come il tiramisù, delle cene estive all’aperto con la famiglia riunita o con gli amici a far tardi. Piatti amarcord, della tradizione conviviale, da condividere – spiega Rovida -. Da un lato come omaggio a quel periodo che abbiamo vissuto da adolescenti e che le nuove generazioni potranno scoprire qui, magari insieme ai genitori".

Un richiamo al passato reinterpretato in chiave contemporanea, per suscitare ricordi e racconti a tavola. "Dopo due anni di isolamento sociale, a causa della pandemia, volevamo un progetto che riportasse le persone a condividere un momento, una cena, un’esperienza". Area Kitchen decide così di investire su Sesto, con un polo nuovo di zecca inserito nel lido estivo, ma con ingresso anche indipendente. "Per noi si tratta di un nuovo passo nello sviluppo di linee di business - sottolinea Rachele Limonta, ad di Area Kitchen - Questa location vuole essere fuori dagli schemi comuni. Ci piacerebbe che diventasse un punto di riferimento anche culturale, non solo per Sesto e abbiamo in progetto tanti eventi che ruoteranno attorno al food and beverage: degustazioni, corsi, serate a tema di approfondimento".