Sesto e Cinisello, ora si risparmia anche sull’erba

Da Sesto a Cinisello, proteste dei cittadini contro i ritardi sugli sfalci

I municipi alle prese con la spending review tagliano i costi e non l'erba

I municipi alle prese con la spending review tagliano i costi e non l'erba

Sesto San Giovanni (Milano), 14 maggio 2018 - Ogni primavera è la stessa storia. L’erba cresce nei giardini e nelle aiuole e prima ancora che i comuni diano il via al primo sfalcio di stagione, i cittadini danno il via a sonore proteste con tanto di foto e video che circolano sui Social. Che succede, nessun Comune è più in grado eseguire la manutenzione del verde urbano? Qualche amministratore da la colpa al clima o alla stagione piovosa. Altri si incespicano in ritardi negli appalti o dissidi burocratici che trascinano i tempi per il primo taglio dell’erba di quelle due o tre settimane sufficienti a dare vita a un vero disastro. Ma la verità è che negli ultimi anni gli appalti per la manutenzione del verde sono stati ristretti per far fronte alla spendig review imposta a tutti i comuni dalla crisi. Si pensi che il regolamento del Verde votato dal consiglio comunale di Sesto nel 1995, prevedeva un numero minimo di sfalci compreso tra i 12 e i 15 ogni anno.

Vale a dire che tra i primi di aprile e i primi di novembre il taglio dell’erba veniva eseguito almeno una volta ogni tre settimane. Oggi, nell’appalto biennale che l’amministrazione comunale sta portando avanti con un impegno di spesa che potrebbe arrivare a circa 1,2 milioni di euro (comprese le potature) sono previsti solamente 8 tagli, con una cadenza più o meno mensile, perché come sottolinea l’assessore all’Ambiente Alessandra Magro, gli sfalci saranno decisi anche in base al clima. Inoltre, rispetto al passato, l’erba non viene più rimossa, ma viene spezzettata perché si trasformi in concime per il terreno. Non è diversa la situazione a Cinisello, dove per il solo taglio dell’erba si spendono circa 600mila euro l’anno, per un massimo di 8 tagli, cui vanno aggiunti 160mila euro per la manutenzione del verde nelle scuole e 400mila euro per le potature degli alberi. Spicca il Comune di Bresso che negli ultimi 5 anni è riuscita a ridurre del 50% il costo per la manutenzione del verde pur salvaguardando 10 tagli.

«Un tempo si tagliava non appena l’erba raggiungeva 5 centimetri - conferma il sindaco Ugo Vecchiarelli - oggi si deve essere più elastici, perché nel frattempo la superficie di verde è cresciuta con l’apertura del giardino dell’Infanzia. Stiamo valutando se ridurre un taglio e dedicare quei fondi alla manutenzione dei marciapiedi». A Cusano Milanino, dove l’inizio della bella stagione è stato accompagnato da molte polemiche per i tagli, lo sfalcio è partito. «Ci siamo affidati a una impresa per il primo sfalcio in attesa della partenza del nuovo appalto che avverrà questa settimana – spiega il primo cittadino Lorenzo Gaiani – Prevediamo di eseguire 7 tagli, anche se la pioggia di queste settimane non ci ha aiutato». Inoltre Gaiani ha rassicurato i cittadini che l’erba tagliata sarà raccolta e smaltita da Gelsia nei prossimi giorni.