Caso Trezzi a Cinisello, il Pd fa quadrato: "No alla commissione d’inchiesta"

L’inchiesta agita le acque e Legambiente chiede un nuovo Pgt sostenibile

L'ex sindaco Siria Trezzi

L'ex sindaco Siria Trezzi

Cinisello Balsamo (Milano), 28 giugno 2020 - Il Pd dice "no" alla commissione d’inchiesta, annunciata nei giorni scorsi dal sindaco Giacomo Ghilardi per approfondire gli atti urbanistici, finiti sotto la lente di ingrandimento della Procura di Monza e che hanno portato all’accusa di corruzione dell’ex primo cittadino Siria Trezzi, del marito Roberto Imberti, dell’ex assessore e segretario dimissionario Ivano Ruffa e dell’imprenditore Paolo Cipelletti.

"È sbagliato mettere in discussione 30 anni di scelte politiche, sempre fatte per il bene della comunità – ha commentato in consiglio comunale Andrea Catania, ex assessore e capogruppo Pd -. Se questa Giunta vuole far scelte diverse è legittimo ma senza collegarle a fatti giudiziari". Quanto alla trasparenza, "va bene approfondire ma con correttezza istituzionale. Non intendiamo accettare strumenti che vogliano sostituirsi al lavoro di inquirenti e magistratura. Esistono regole per istituire questi organismi ed esistono ruoli distinti". E proprio scelte urbanistiche diverse vengono chieste da Legambiente. "Auspichiamo che, l’attuale amministrazione assuma la decisione, indipendentemente dall’iter giudiziario, di sospendere la proroga già concessa a tutti i progetti cementifica tori in vigore". La richiesta è "che il Pgt sia annullato per far posto a un più sostenibile piano".