Settimo, l’accordo Italtel passa con l’81 per cento di sì

Il risultato delle votazioni sugli esuberi

Alfredo Romanò e Maurizio Fraschini sono i delegati Fiom Cgil Italtel

Alfredo Romanò e Maurizio Fraschini sono i delegati Fiom Cgil Italtel

Settimo Milanese (Milano), 23 dicembre 2017 - Passa l'ipotesi di accordo, ma resta qualche preoccupazione all’Italtel di Settimo Milanese. L’intesa raggiunta lo scorso 19 dicembre al ministero dello Sviluppo economico, tra azienda e organizzazioni sindacali per la gestione dei 134 esuberi, è stata approvata anche dai lavoratori. Nella sede Castelletto, la più grande e importante di Italtel con i suoi 729 dipendenti, la partecipazione al voto è stata molto bassa: presenti in azienda 492, votanti 357, hanno votato a favore 287 lavoratori pari all’81%, contrari 66 pari al 18.7%.

Dopo anni di cassintegrazione straordinaria, il nuovo accordo prevede l’utilizzo dei contratti di solidarietà per altri sei mesi e una volta esauriti gli ammortizzatori sociali tutti riprenderanno a lavorare a tempo pieno. Nella bozza d’accordo è previsto il ricorso ai contratti di solidarietà per 969 dipendenti del Gruppo dal 1° gennaio 2018 al 30 giugno 2018, con riduzioni dal 3% al 35%. Per contenere il costo del lavoro Italtel ha chiesto il blocco degli istituti di II livello per un altro anno, si è assunta l’impegno della ricollocazione volontaria in Exprivia dei dipendenti in esubero, ma solo dopo l’acquisizione delle competenze necessarie.

«L’azienda si è anche impegnata a non ricorrere a azioni traumatiche dopo i sei mesi di solidarietà - spiegano i sindacati - quindi nei prossimi mesi sono previsti incontri per verificare il numero di dipendenti che nel frattempo avranno lasciato Italtel e se necessario individuare nuovi strumenti da mettere in campo per ridurre gli esuberi, ma auspichiamo non siano necessari». Nell’ex cittadella delle telecomunicazioni dopo anni di tagli e sacrifici ora si guarda all’ingresso di Exprivia come opportunità per rilanciare l’attività e difendere il posto di lavoro di tutti i dipendenti rimasti.