Garbagnate, il Parkinson si combatte ballando: "La nostra cura a passo di tango"

Il percorso per malati lanciato dalla scuola di danza Arabesque

L'innovativa terapia

L'innovativa terapia

Garbagnate Milanese (Milano), 22 aprile 2018 - Il tango è sinonimo di passione e sensualità: nella danza, è l’espressione più forte di due corpi che ballano all’unisono. Tra casqué e figure composte da passi ben precisi, il tango è un vero esercizio di concentrazione. Chi è affetto dal mordo di Parkinson manifesta tremori, rigidità lentezza nel camminate e instabilità posturale. Eppure il tango può curare i malati di Parkinson. Non è una medicina, ma un percorso che può aiutare. Si chiama “tango terapia” e da un paio di anni Angela Quacquarella e Mauro Rossi della scuola di danza Arabesque di Garbagnate Milanese la propongono in collaborazione con l’Aspi Groane, l’associazione di famigliari e pazienti affetti da Parkinson.

Di che cosa si tratta?

"È un’applicazione del tango argentino come riabilitazione. Il brevetto che ha fatto Marilena Patuzzo sulla tango terapia, riabilitango per la precisione, è un metodo registrato, è stato studiato all’ospedale San Giuseppe di Milano e ha benefici sulle persone affette da patologie varie, in special modo sui malati di Parkinson perché va a innescare delle modalità di movimento diverse da quelle che il corpo non registra più come normali e che quindi, se affetti dalla malattia, va a bloccare".

Angela Quacquarella e Mauro Rossi (AnYMa per i loro allievi) insegnanti e ballerini, come siete arrivati a insegnare la tango terapia?

"Io sono diplomata fisioterapista al San Carlo, non lavoro come fisioterapista, però lo studio della fisioterapia mi ha aiutato per insegnare danza e tango argentino. Quello che a noi piace di più è proprio l’aspetto sociale del ballo".

Cosa intende?

"Molti pensano che il tango argentino sia solo esibizione e competizione. Invece è soprattutto contatto tra persone, tra energie. La musica del tango attiva contemporaneamente tutte le aree mentali e il ritmo assomiglia a quello del battito cardiaco. È questo il tango che abbiamo sempre amato e che ci ha permesso di avvicinarci al riabilitango".

Che risultati avete riscontrato con questa terapia?

"Pazzeschi. Abbiamo delle coppie di allievi in cui uno dei due è malato o addirittura entrambi sono malati di Parkinson che sono arrivati a ballare, dopo qualche lezione, con il vero abbraccio del tango, andando a tempo. Hanno tempi più lunghi di apprendimento ma in sei lezioni già si vedono risultati incredibili: persone che riescono a dominare la velocità, c’è chi ha i movimenti vermicolari che quando balla il tango riesce a dominarli. Aiuta per la postura, insegniamo loro come tenere la testa e la schiena dritta, perché il Parkinson tende a farli chiudere avanti; l’ascolto della musica del tango innesca un meccanismo nel cervello per cui bypassa i blocchi che vengono creati dalla malattia perché con l’aiuto della musica e del ritmo va alla ricerca di dinamiche e movimenti nuovi".

Quali sono i progetti per Garbagnate?

"L’anno scorso abbiamo iniziato un progetto con l’Associazione Parkinson Groane e adesso siamo in definizione di un nuovo corso".