Lucchese, altro ko e amaro ritorno in serie D

Rossoneri senza scampo anche a Meda contro il Renate. Nella ripresa inutili i tentativi di rimonta. Una stagione da dimenticare

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RENATE

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LUCCHESE

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RENATE (3-4-1-2): Gemello; Possenti, Silva, Damonte; Guglielmotti, Vicente (12’ st Burgio), Ranieri (38’ st Magli), Anghileri; Kabashi; Nocciolini, Giovinco (32’ st Maistrello). (A disp.: Bagheria, Marafini, Langella, Santovito, Galuppini, Rada). All. Diana.

LUCCHESE (4-4-2): Pozzer; Pellegrini, Dumancic, Benassi 38’ st Dalla Bernardina), Maestrelli (16’ st Lo Curto); Nannelli (38’ st Sbrissa), Meucci, Cruciani, Panati (1’st Petrovic); Bianchi, Marcheggiani. (A disp.: Biggeri, Lionetti, Cellamare, Solcia, Bartolomei, Galardi, Marinai). All. Di Stefano.

Arbitro: Michele Giordano di Novara. Marcatore: 48’ pt Nocciolini.

Note: ammoniti Vicente, Ranieri, Maestrelli, Benassi, Cruciani, Lo Curto, Bianchi; recupero 3’ pt e 4’ st.

Anche una vittoria non avrebbe cambiato il verdetto che vede la Lucchese tornare in serie D dopo appena un anno di militanza tra i professionisti. Al "Città di Meda" contro la terza forza del campionato serviva prima di tutto vincere e poi sperare in una combinazione di risultati dagli altri campi. Ma le vittorie di Giana e della Pro Sesto a Livorno avrebbero reso sostanzialmente ininfluente qualsiasi risultato fosse maturato in terra di Brianza contro il Renate dell’ex ds Obbedio che sale sul podio del torneo alle spalle di Como e Alessandria. Toscani malinconicamente retrocessi e che mai, va detto, hanno dato l’impressione nel corso dei 90 minuti di poter dare del filo da torcere ai padroni di casa che pur in formazione rimaneggiata hanno comandato le operazioni per quasi tutti e 90 i minuti. Specialmente i primi 45, quelli in cui la Pantera avrebbe dovuto mandare segnali agli avversari sul campo e quelli a distanza e invece conclusi con il portiere Luca Gemello sostanzialmente inoperoso e mai una conclusione pericolosa nello specchio della porta. Vale, ma fino ad un certo punto, l’alibi dell’infortunio dopo una decina di minuti di Francesco Marcheggiani che ha lasciato il campo per fare posto a Zennaro.

Piani offensivi subito saltati per Di Stefano, ma le cose non sono andate certo di meglio negli altri reparti visto che il Renate ha subito lasciato intendere che di regali non ne avrebbe mai fatti, anzi. Guglielmotti a destra è una spina nel fianco per Panati e soprattutto Maestrelli che non sanno come fermare le scorribande dell’esterno brianzolo. Che mette in area almeno tre cross dalla linea di fondo. Sulla scodellata del 16’ esalta le capacità acrobatiche di Nocciolini (rovesciata da manuale) con Dumancic che salve sulla linea, al terzo tentativo Nocciolini colpisce di testa, incornata precisa ma non potente però Pozzer si fa sorprendere vicino al suo palo. I cambi nella ripresa danno una piccola scossa alla Lucchese, ma i risultati che giungono da Livorno e Gorgonzola spengono sul nascere qualsiasi speranza di acciuffare in extremis i playout. Zennaro al 18’ (deviazione in angolo) e soprattutto Bianchi al 21’, in quella che è la chance più ghiotta per i rossoneri su cui Gemello si distende e respinge, restano gli unici due squilli di uno dei tanti pomeriggi da dimenticare di questa stagione deficitaria su tutto il fronte.

Roberto Sanvito