La Z dei tank sulla maglia, il ginnasta russo: "Gli atleti ucraini mi trattavano male"

Ivan Kuliak spiega le ragioni del suo comportamento sul podio di Doha, dopo la gara vinta dall'ucraino Kovtun: "Ho solo risposto alle provocazioni"

Ivan Kuliak sul podio di Doha con la Z stampata sulla maglietta

Ivan Kuliak sul podio di Doha con la Z stampata sulla maglietta

A Doha, al termine della prova alle parallele in un evento della Coppa del Mondo, si era presentato sul podio sfoggiando sulla maglietta una "Z", simbolo utilizzato dai carri armati russi nell'invasione in Ucraina. La provocazione del ginnasta russo Ivan Kuliak, mentre riceveva la medaglia di bronzo nella gara vinta dall'ucraino Illia Kovtun, aveva suscitato l'indignazione della comunità sportiva internazionale e non solo.

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Dopo alcuni giorni di silenzio, ecco che Kuliak ha deciso di rispondere alle critiche spiegando i motivi del suo gesto. "Ci è stato detto di coprire la nostra bandiera, cosa che ho fatto. Avevano già bandito tutto il possibile. Volevo solo mostrare da dove venivo, tutto qui. Non ho mai avuto paura delle conseguenze e non intendo fare del male a nessuno. Questo segno "Z" significa 'per la vittoria' (za pobiedy), 'per la pace'. Gli atleti ucraini ci trattavano male... Bisognava vederlo per crederci", così il ginnasta russo su Telegram.

Il comportamento del 20enne di Obninsk ha spinto la Federazione Internazionale di Ginnastica ad avviare un'indagine prima di definire possibili sanzioni a suo carico. Ma Kuliak non ci sta e attacca i colleghi ucraini: "Loro (i ginnasti ucraini, ndr) hanno iniziato questa querelle politica. Mi sono presentato con la Z sul mio sokol in risposta a questo comportamento - continua l'atleta -. Erano avvolti nella loro bandiera, gridando 'Gloria all'Ucraina' sul podio. Secondo le regole del concorso non è consentito, ma nessuno ha detto nulla. Hanno anche chiesto che fossimo espulsi quando non avevamo detto o fatto niente contro nessuno".