Milan: Hauge la scommessa su cui puntare, Rebic pronto a fare il vice Ibra

Lo svedese sta facendo di tutto per recuperare il prima possibile dall'infortunio, intanto Pioli può contare sul norvegese e sul croato

Ibrahimovic e Rebic

Ibrahimovic e Rebic

Milano, 25 novembre 2020 – Mentre Zlatan Ibrahimovic si è già messo in pista per cercare di bruciare i tempi di recupero dall’infortunio e tornare prima possibile a disposizione di Pioli, a tenere banco e la questione di chi andrà a sostenere il peso dell’attacco rossonero durante l’assenza forzata dello svedese. Con Rafael Leao anche lui fermo ai box, toccherà ad Ante Rebic sostituire il carico offensivo di Ibra: ieri Zlatan ha passato oltre 5 ore a Milanello per iniziare le terapie e svolgere lavoro specifico in palestra per provare a rientrare in tempi brevi. Le previsioni dicono che il numero 11 possa tornare per la sfida al Parma il 13 dicembre, che coincide esattamente con 3 settimane di stop: Ibra resterà a Milano e a inizio dicembre effettuerà un controllo alla clinica Columbus e, se le cose dovessero procedere bene, entrerà nella fase di ri-atletizzazione.

Ante è pronto 

Il croato ha avuto un inizio stagione complicato, dovendo prima saltare i due preliminari e il playoff di Europa League per scontare una vecchia squalifica presa ai tempi dell'Eintracht Francoforte, poi è rimasto fermo per un mese a causa della lussazione al gomito rimediata nella partita contro il Crotone. Slo domenica a Napoli ha giocato titolare e ha fatto vedere qualche sprazzo della sua qualità e della sua potenza fisica. Dopo aver trascinato il Diavolo nella scorsa stagione da inizio 2020, l'attaccante croato deve ancora sbloccarsi e spera di farlo il prima possibile. Il ruolo di prima punta non gli è congeniale, preferisce sicuramente partire da sinistra ma in questo momento di emergenza ai rossoneri serve avere davanti come punto di riferimento un giocatore di esperienza come lui.

Conferma norvegese

Jens Petter Hauge domenica sera a Napoli si è tolto la soddisfazione di mettere la propria firma sulla vittoria contro gli azzurri di Gattuso trovando la prima rete in Serie A (la prima in assoluto risale al 22 ottobre scorso nel girone H di Europa League contro il Celtic). Per il norvegese, se il sogno Tricolore si realizzasse per Ibra e soci, sarebbe il secondo scudetto conquistato in una sola stagione dopo che il suo ex Bodo Glimt ha messo in bacheca il titolo grazie alla vittoria sullo Stromsgodset: un traguardo che Hauge ha contribuito con le sue 14 reti e 10 assist nel massimo campionato norvegese in 18 incontri disputati. L'esterno rossonero sta stupendo tutti e vuole dimostrare le proprie qualità a suon di gol e assist, soprattutto in questo momento di emergenza del Milan privato di Ibrahimovic, Leao e Saelemaekers. Costato circa quattro milioni alle casse della società di Via Aldro Rossi, l'attaccante norvegese, quando chiamato in causa, è risultato spesso decisivo: nei 61 minuti totali tra Serie A e Europa League con la maglia rossonera, Hauge ha segnato due gol che portano la sua media ad un gol ogni mezzora, 5, invece, le sue presenze in rossonero sino a questo punto.  

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