Al Milan tutti in discussione: c’è poco da ridere

Da Rodriguez a Kalinic, da Borini a Bonaventura: rischiano in tanti. Pure Mirabelli

Fassone e Mirabelli

Fassone e Mirabelli

Milano, 25 aprile 2018 - Il clamoroso e inatteso tonfo casalingo con il Benevento rischia di aver ripercussioni a 360 gradi in Casa Milan. Non è solo questione di classifica e di un buon piazzamento per l’Europa League, perché il crollo fisico e mentale dei calciatori ha rimesso tutto in discussione in vista della prossima stagione. Ecco perché la qualificazione al trofeo continentale non solo è indispensabile ma deve essere anche diretta, senza l’incubo dei preliminari. Qualunque altro risultato certificherebbe il fallimento della stagione sportiva, e da questo punto di vista l’ambiente rossonero è già in fibrillazione. Il ko di sabato sera ha innescato una sorta di caccia al colpevole, il capro espiatorio sembra essere proprio Massimiliano Mirabelli, ovvero colui che più di tutti ha spinto per la riconferma di Rino Gattuso. A meno di cataclismi, però, il ds dovrebbe confermare il posto anche perché lo aspetta una estate di grande lavoro.

Non avrà più 240 milioni da spendere ma dovrà comunque far quadrare i conti con acquisti mirati e cessioni che però non potranno essere delle svendite. Se non sarà epurazione, da giugno in poi a Milanello ci sarà qualcosa di simile: tanti i calciatori con la valigia pronta, tanti quelli che hanno meno di un mese (e cinque partite) per guadagnarsi la conferma). A rischiare sono una mezza dozzina di calciatori: primo fra tutti l’esterno sinistro Rodriguez (già preso dalla Samp Strinic, ma è in arrivo un altro mancino), che ha deluso soprattutto nella seconda parte di stagione. Un po’ come Borini, scomparso anche lui dai radar e più che possibile partente al pari di Musacchio (potrebbe essere sostituito da Sandro del Benevento). Poi ci sono i “pezzi grossi“: Suso ha una clausola rescissoria da 38 milioni e non è detto che resti (ma pare che Gattuso non lo consideri imprescindibile), così come Bonaventura, che essendo della scuderia Raiola ha molte possibilità di andar via. Anche in attacco certezze non ce ne sono: Kalinic ha deluso, Andrè Silva ancora di più, ma forse partirà solo il primo. In ogni caso servirà un grande bomber.

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