Milano, 2 dicembre 2011 - È cominciato questa mattina davanti alla prima corte d’Assise il processo a carico dei fratelli Stefania e Pietro Citterio, detto Piero, accusati di concorso in omicidio volontario aggravato, e di Davide Lagreca, accusato invece di favoreggiamento. Davanti alla corte presieduta dal giudice Anna Introini si torna dunque a discutere della morte del tassista Luca Massari, pestato per aver investito il cane di un’amica degli imputati in via Luca Ghini il 10 ottobre 2010 e morto a 45 anni l’11 novembre successivo senza mai uscire dal coma.

Oggi la corte ha ammesso “le prove dichiarative e documetali richieste dalle parti in quanto rilevanti e pertinenti a eccezione dei brogliacci delle intercettazioni telefoniche, atteso il dissenso delle difese, e le relazioni di servizio”. Ha poi nominato un perito con il compito di trascrivere tutte le intercettazioni telefoniche, come chiesto dal pubblico ministero Tiziana Siciliano, “dal momento che visto l’ambiente in cui si sono svolti i fatti, ogni sfumatura può essere importante”.

 Il processo è stato poi rinviato al 13 aprile, quando si terrà l’esame del perito. Fissato poi un calendario di udienze, che si terranno ad aprile il 16, 20, 23, 26, 30; a maggio il 3, 4, 7, 10 e 11.

 

Per questa vicenda è già stato condannato a 16 anni di reclusione in primo grado con rito abbreviato Michael Morris Ciavarella, compagno di Stefania Citterio, che aveva materialmente pestato il tassista. Risponde con i due fratelli di concorso in omicidio volontario con dolo eventuale.  Il gup Stefania Donadeo aveva riconosciuto l’aggravante dei futili motivi, ma aveva escluso quella della crudeltà.