Inzago, morto Abramo Facchinetti: addio al paladino dell’ambiente

Investito da un'auto mentre era in sella alla sua inseparabile blicicletta. Donati gli organi

Abramo Facchinetti era inseparabile dalla sua bicicletta

Abramo Facchinetti era inseparabile dalla sua bicicletta

Inzago (Milano), 11 luglio 2019 - Troppo gravi le conseguenze dell'incidente di domenica: Inzago dice addio a Abramo Facchinetti, 74 anni, una vita in difesa dell’ambiente, del territorio e della sua Inzago. Facchinetti, investito da un’utilitaria mentre attraversava una provinciale in bicicletta a Truccazzano ha lottato per meno di 48 ore. Inutile un intervento praticato al Fatebenfratelli, dove era stato trasferito da Melzo all’aggravarsi delle sue condizioni. Il suo ultimo grande dono, l’espianto degli organi, autorizzato dalla famiglia.

Facchinetti era personaggio impegnato e conosciuto. Risale al primo mandato dell’allora sindaco Benigno Calvi e del centrosinistra il suo ultimo impegno amministrativo, come assessore e poi come consigliere comunale indipendente. Ma Facchinetti era stato sulle barricate da molti anni prima. Attivo collaboratore di gruppi ambientalisti, militante nei comitati antidiscarica ai tempi del contestato terzo lotto, costante pungolo all’amministrazione sulla gestione del post discarica, in prima linea per tante iniziative in difesa del territorio, conosciuto e apprezzato da associazioni ambientaliste e amministratori dell’intera area Adda e Martesana.

L’ultima battaglia, quella contro la realizzazione dell’impianto di biogas a Masate. «Siamo tutti sconvolti - così Sabrina Guidetti, uno dei promotori del No Biogas Masate - senza parole. L’altra sera avevamo una riunione, non ci siamo sentiti di proseguirla». «Abramo è stato un inzaghese partecipe e combattivo - scrive il sindaco Andrea Fumagalli - Voglio esprimere la vicinanza alla sua famiglia». In attesa delle esequie, il corpo di Facchinetti resta ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria per accertamenti ancora necessari. La dinamica dell’impatto fra la bicicletta, inseparabile compagna dell’inzaghese, e l’autovettura, è ancora al vaglio degli inquirenti.