Gorgonzola, il ponte sul Molgora rischia il crollo: subito chiuso

Decisione d’urgenza dopo gli esiti della perizia che non lascia dubbi: fessurate le travi di sostegno

La chiusura del ponte sul Molgora in via Buozzi

La chiusura del ponte sul Molgora in via Buozzi

Gorgonzola (Milano), 31 gennaio 2019 -  Fessurazioni sulle travi di sostegno, distacco di copriferro, armature e staffe corrose, anomalie di carattere strutturale e «sostanziale riduzione delle capacità portanti, chiusura di gran carriera, e totale, del ponte sul canale Molgora di via Buozzi, nel quartiere Villa Pompea. Durerà parecchio: sempre ammesso, e non concesso ancora, che la struttura sia recuperabile. Il passaggio è su un percorso interno e perlopiù locale fra il quartiere ovest di Gorgonzola e la provinciale Cerca. La viabilità alternativa è già stata indicata, e i divieti di accesso posizionati agli estremi della via non riguardano i residenti di alcune cascine, che potranno comunque raggiungere le proprie abitazioni.

«Sicurezza priorità assoluta - dice il sindaco Angelo Stucchi - e decisione da prendere in fretta. I disagi ci saranno. Chiediamo ai residenti pazienza e collaborazione». La notizia è dell’altra mattina, così come la serrata. A indurre alla veloce soluzione i risultati di una perizia statica e strutturale sui ponti che a Gorgonzola, come altrove, era stata prescritta dopo la tragedia genovese del ponte Morandi e a seguito dell’apertura del tavolo regionale per la verifica e il monitoraggio delle strutture. A Gorgonzola ci si era affidati a una società di Bolzano, sotto la lente i nove ponti a campata unica presenti e censiti sul territorio comunale: ponticello Napoleonico, ponti sul Molgora, ponte di Milano e di Cadrigo e ponte di via Bellini. Tutto ok salvo, per il ponte sul Molgora in via Buozzi, lungo circa 15 metri e poco distante dal cavalcavia dei binari della metropolitana, che, in questo periodo di cantieri, sarà inaccessibile di riflesso. La relazione parla chiaro: «Distacco del copriferro, armature e staffe corrose, presenza di fessure diagonali e trasversali sulle travi».

Che fare? Subito chiusura. Poi una seconda fase di indagini volte a ricostruire la storia dell’opera e le caratteristiche dei materiali di costruzione. «Obiettivo capire se è possibile intervenire sull’esistente con azioni di consolidamento, risanamento e ripristino o se sarà necessario fare un ponte nuovo». Nel frattempo saranno compiute prove sperimentali di carico con gommoni d’acqua, «per valutare le capacità portanti residue dell’infrastruttura: bisogna capire se eventualmente consentire un provvisorio transito di mezzi leggeri o un senso unico alternato, con divieto comunque ai mezzi pesanti. Tutto da vedere». L’immissione in via Buozzi resta chiusa sia dalla rotonda sulla SP13 sia da via Mattei, salvo che per i residenti delle Cascine Fornasetta, Gerla e Levati, che hanno la possibilità di guadagnare casa da uno dei due versanti senza passare sul ponte malconcio. Quanto al resto del traffico, sarà deviato su via Restelli con percorso consigliato via Mattei, via don Sturzo e via Di Vittorio. «Si chiede a tutti collaborazione e pazienza – dice ancora il sindaco Angelo Stucchi – . I tempi purtroppo non saranno brevi».