Troppi incidenti a Gessate, il comitato chiede autovelox sulla variantina Teem

Permane la situazione di pericolo costante per i residenti di Cascina Gnocco, ostaggi di strada e semaforo: dopo quasi tre anni di esercizio della strada, niente è cambiato

Il semaforo accusato di provocare incidenti a Gessate

Il semaforo accusato di provocare incidenti a Gessate

Gessate (Milano), 1 febbraio 2019 - «Tamponamenti quasi ogni giorno, incidenti gravi e una situazione di pericolo costante per i residenti di Cascina Gnocco, ostaggi di strada e semaforo: dopo quasi tre anni di esercizio della strada, niente è cambiato». E la richiesta, è sempre la stessa: «Vogliamo gli autovelox sulla variantina Teem». L’investimento di un paio di settimane fa all’altezza del famigerato semaforo a chiamata sulla strada aperta ormai da tempo ha riacceso una polemica mai sopita. Sulla variante si affaccia il complesso di Cascina Gnocco, “ostaggio” della nuova strada e del semaforo a chiamata ultra veloce, più volte tarato e ritarato ma, per i residenti, sempre pericoloso.

«Non abbiamo voluto - spiega Sergio Cerri, storico leader del Comitato civico Gessate per la viabilità, che battagliò aspramente contro la variante Teem - alzare i toni quando, una decina di giorni fa, si sono verificati due incidenti piuttosto gravi, e solo per fortuna non con esito fatale, su quella strada. Gli incidenti certo capitano ovunque. E non avevamo nè abbiamo elementi certi sulla dinamica. Una cosa però la sappiamo: l’innesto su quella strada, a piedi o peggio ancora in automobile nelle ore di punta, è un pericolo. E resterà un pericolo sino a quando chi di dovere non farà qualche cosa quantomeno per limitare la velocità delle auto».

I residenti si lamentano in rete. «Il semaforo a chiamata davanti a cascina Gnocco si è rimesso a scattare ogni pochi minuti, nonostante vi siano stati numerosi incidenti. Il semaforo che scatta a vuoto (senza passaggio di pedoni o ciclisti) porta gli automobilisti a tirare dritto anche in presenza di rosso perché «tanto non c’è nessuno che deve attraversare», col rischio poi di investire qualcuno». L’unica soluzione? «Controlli e un autovelox fisso». «Torneremo alla carica - dice Cerri - a tutela dei cittadini. Anche di coloro che, da Cascina Gnocco, ogni giorno escono in auto sulla variante per andare al lavoro e in ora di punta. Pericolosissimo. Mi raccontano che spesso sono costretti a scendere e azionare la chiamata al semaforo per i pedoni».

La battaglia contro la variante fu persa. A Teem e Città Metropolitana residenti, comitato e Comune chiesero infrastrutture di sicurezza, autovelox e barriere antirumore a protezione del complesso residenziale. «Non abbiamo avuto niente».