Cassina de' Pecchi, mistero svelato: buco da due milioni

A tanto ammonta il disavanzo nel bilancio di Cassina de’ Pecchi: le tasse locali saranno inasprite

Cassina, l’assemblea a porte chiuse è stata seguita dai cittadini in diretta streaming

Cassina, l’assemblea a porte chiuse è stata seguita dai cittadini in diretta streaming

Milano, 27 febbraio 2020 -  Bilancio , conti e buco, l’assemblea si restringe e va in diretta streaming. I numeri, invece, si impennano: conti finiti, 2 milioni di disavanzo. Il sindaco: "È un disastro". Si guarda al mille proroghe, che dovrebbe consentire di ripianare in un massimo di 15 anni. Nel frattempo, il bilancio 2020 parte sotto: aumento delle tasse inevitabile. In diretta streaming anche momenti di tensione. Sulle responsabilità del guaio contabile. Sul referente del conteggio, un consulente esterno. Sulla verifica tardiva e la comunicazione istituzionale: "Di questo problema - così l’ex sindaco Massimo Mandelli - ho appreso dai giornali". Ma anche sulla gravità della situazione, assoluta per il sindaco Balconi, "assolutamente relativa" per il consigliere di minoranza Maggio, "nelle nostre condizioni almeno 2000 altri comuni italiani".

L’ultima parola è del primo cittadino: "Nonostante la situazione gravissima, qualcuno pensa che sia solo un gioco delle tre carte. Non si gioca con la contabilità pubblica. Non si gioca con i tributi versati dai cittadini, e nemmeno con i debiti del comune". Riunione a porte chiuse in sala giunta, dunque, per fare il punto sull’affaraccio bilancio dopo due settimane di polemiche roventi. In sala il sindaco Elisa Balconi, i capigruppo di maggioranza e minoranza Ferrarini, Medei, Mandelli e Maggio, l’esperto Fabio Scupola, incaricato dalla giunta di vagliare le carte. Cittadini a casa, in streaming, con la possibilità di porre quesiti via mail. Possibilità colta perlopiù solo da addetti ai lavori, data la materia ostica. Sul piatto il disavanzo milionario, prodotto, stando all’esito dei controlli prescritti dalla Corte dei Conti, da fattori incrociati. Il nodo scorsoio l’errato ammontare del Fondo Crediti di Dubbia esigibilità, per i profani una sorta di fondo rischi necessario ad evitare che entrate incerte vadano a finanziare delle spese esigibili nel corso del medesimo esercizio. Qui si sarebbe creato, di bilancio in bilancio, il grosso. "L’esercizio finanziario 2018 - la relazione - ha chiuso con un importo complessivo di residui attivi (crediti) per 1.944.605,05 euro, che sommati ai residui attivi del 2018 per 3.623.913,44 euro portano a 5.568.518,49 euro. Ma nel fondo crediti di dubbia esazione risulta accantonata una somma pari di 382.907,96 euro, anzichè, come sarebbe stato corretto 1.725.247,83". Ecco il nucleo del disavanzo, "che sarebbe dovuto comunque essere ripianato entro il 2019, nel corso della precedente consiliatura". Altra voce calda una presunta sovrastima dell’Imu. E di voce in voce sino alla cifra finale. Nessuna smentita dei numeri. L’attacco alla maggioranza semmai su questioni di metodo, e sui tempi sospetti della disamina, "a otto mesi dall’insediamento".

Il giorno dopo, è ancora Andrea Maggio ad accusare la giunta di catastrofismo. "L’assemblea aveva un solo triste obiettivo, quello di annunciare l’aumento della tassazione locale. Ma è stata un boomerang. Continuo a sostenere che lo scenario non sia drammatico. 130 mila euro l’anno da recuperare per 15 anni in un bilancio di parte corrente di 16 milioni. Aumentare le tasse per questo? Su, dai". Il sindaco Balconi si indigna. "Per qualcuno evidentemente due milioni di disavanzo sono una sciocchezza. Così come 140 mila euro l’anno per 15 anni, ammesso che ci sia data questa possibilità. L’assemblea un boomerang? Nessuno smentisce i numeri. Qualcuno dovrà chiedere scusa ai cittadini". Una nuova assemblea, stavolta pubblica e a porte aperte, sarà indetta nelle prossime settimane.