Cassano, serre abusive e lavoratori clandestini

Smantellata l’attività di un cinese che sfruttava connazionali

Serre

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Cassano d'Adda (Milano), 9 agosto 2019 - Sfruttamento di clandestini e installazione di serre abusive in un’area vincolata: è stata smantellata dalla Polizia Locale l’attività irregolare di un’azienda agricola, intestata a un cittadino cinese residente a Cassano, che sfruttava lavoratori connazionali clandestini. Il blitz degli agenti è avvenuto nella mattinata di ieri in via Rivolta, sul terreno dove sono state realizzate serre abusive per la coltivazione di ortaggi. Sul posto gli agenti hanno sorpreso alcuni braccianti impegnati al lavoro: si trattava di manodopera in nero di cittadini cinesi risultati irregolari. Cinque i fermati, tutti senza permesso di soggiorno. Al rifiuto di fornire le proprie generalità sono stati condotti al comando di Polizia Locale per l’identificazione attraverso il foto segnalamento e successivamente denunciati a piede libero. Stessa denuncia anche per il proprietario dell’azienda agricola. Gli agenti di Polizia Locale, coordinati nell’azione dal vice Comandante Vincenzo Valenti, si sono presentati sul posto accompagnati dai funzionari dell’ufficio tecnico e quelli del Parco Adda Nord per una verifica sull’azienda agricola.

Il titolare aveva presentato in Comune domanda per avviare l’attività a metà degli anni 2000, rimasta però inevasa per carenza di documentazione. "Il nostro intervento era mirato ad un controllo sotto l’aspetto urbanistico-edilizio - spiega il Comandante Massimo Caiani -. Non avrebbe dovuto ospitare nessun genere di attività mentre i miei collaboratori hanno notato subito la presenza di cinque lavoratori». Successivamente i cinque braccianti sono risultati sprovvisti di permesso di soggiorno. Su due di loro pendeva una denuncia a piede libero, perché fermati in quello stesso luogo durante un controllo, effettuato insieme al Nucleo Ispettorato del Lavoro di Milano, mirato alla lotta contro la manovalanza clandestina". Il terreno a ridosso della ferrovia ospita 30 serre illegali e, ad ottobre, era già stato oggetto di controlli: era stato appurato l’impiego di quattro clandestini cinesi impegnati nella coltivazione di produzione di colture alloctone, per le quali non risultava alcuna auttorizzazione, utilizzando abusivamente acqua sorgiva per l’irrigazione delle colture.