Guarisce da leucemia e fa il giro del Giglio a nuoto per aiutare i bimbi malati

Sfida superata per il 49enne Thomas Cogliati: ha doppiato l'isola a nuoto in 6 ore e 56 minuti. Per Cassano è un eroe

Il 49enne Thomas Cogliati

Il 49enne Thomas Cogliati

Cassano D'Adda (Milano), 25 agosto 2020 - A dieci anni guarì da una forma di leucemia infantile, "una rinascita". L’altro giorno ha circumnavigato a nuoto in solitaria e in unica tappa l’Isola del Giglio, 25 chilometri di bracciate e un obiettivo benefico: il ricavato del crowfunding legato all’impresa sarà devoluto interamente a "Dynamo Camp onlus", associazione che aiuta bambini e ragazzi affetti da patologie croniche. "L’ho promesso in questi anni – dice Thomas Cogliati, il cassanese protagonista della straordinaria impresa di sabato – e oggi è un sogno che si realizza. Sono molto felice".

L’impresa era progettata da oltre un anno, la data da tempo fissata sul calendario: il 22 agosto. A sposare la sfida del cassanese e il progetto solidale è stata la piattaforma di crowdfunding SportSupporter.it, "dove la raccolta di fondi va molto bene e continua". I beneficiari, già scelti. "Volevo una realtà che aiutasse i bambini malati, come ero stato io", spiega Cogliati. Sabato, all’Isola del Giglio, tutto perfetto: 25 chilometri tondi in sei ore e 56 minuti. "Sono stato seguito lungo tutto il percorso da una barca d’appoggio dell’ente Parco Isola del Giglio, con a bordo i medici Opsa della Croce Rossa di Grosseto. Ero concentrato, è andata persino meglio di quanto mi aspettassi. È stata una grande emozione". L’ultima donazione è arrivata tre giorni fa, un anomimo ha "acquistato" i primi 6mila metri della circumnavigazione.

«Il primo e più caloroso ringraziamento – sottolinea, soddisfatto, il nuotatore – va all’allenatore Eric Persico del Gonzaga Sport Club. E all’amico Alberto Cervi che, padre di una ragazza guarita dalla leucemia, me lo ha presentato. Ma anche a chi mi ha allenato e ospitato: per la preparazione di questa prova non ho speso un soldo". L’impresa del 49 enne Cogliati ha avuto ampio risalto anche sulle testate toscane e isolane, incuriosite da sfida e significato. Una sfida estrema, come riaffermazione della vita e del coraggio nel saltare l’ostacolo: "Quando mi ammalai ero molto piccolo – ricorda Cogliati –, ma ho dei ricordi vividi delle cure e del dolore. Negli anni ho maturato due obiettivi: volevo fare qualche cosa di importante per gli altri e condurre in porto una sfida con me stesso. Per superare limiti che spesso siamo solo noi a porci. Finalmente ce l’ho fatta".