Merate, 3 marzo 2013 - Nel giro di poco più di un anno all’Usb provinciale ha sono divenuti quasi trecento iscritti. La zona dove i tesserati sono più numerosi è quella della Brianza, con una settantina di tesserati solo da parte dei dipendenti dell’Azienda ospedaliera che prestano servizio al San Leopoldo Mandic. Ma la sigla indipendente sta riscuotendo successo anche tra gli impiegati dell’Inps e gli operai della Fomas, colosso metallurgico di Osnago, la Finder pompe di Merate e la Sircatene di Missaglia, società dell’ex presidente di Confindustria leccehse.

E adesso tutti gli associati possono contare anche su una nuova sede, inaugurata domenica in via don Cesare Cazzaniga a Merate. Il compito di tagliare il nastro inaugurale è spettato a Sandro Sartorio, rappresentante nazionale dell’Unione sindacale di base, ma l’incombenza degli onori di casa è stata assolta da Giuseppe Coletti, funzionario regionale e anima dell’organizzazione non confederata a livello locale, licenziato dai vertici della società per la quale lavorava nonostante fosse un componente delle Rsu per poi essere reintegrato in seguito a una massiccia mobilitazione dei colleghi.

Alla semplice ma partecipata e sentita cerimonia hanno preso parte un centinaio di persone, tra le quali Roberta Spazian, delegata proprio alla Sircatene, Daniele Demi della Fomas e Paolo Catalano della Finder pompe. “Vogliamo tornare a fare sindacato come una volta, rompere con i vecchi schemi - ha salutato i presenti proprio Pino Coletti -. Siamo stanchi di essere presi in giro, dobbiamo riconquistare i diritti che ci sono stati sottratti”.

Nell’intervento non sono mancati riferimenti politici anche ai colleghi delle altre organizzazioni, in particolari verso la Cgil: “Noi vogliamo coinvolgere la base, non si può sempre delegare: noi siamo indipendenti, ma l’indipendenza costa, per questo la nostra unica vera risorsa sono i tesserati”. La nuova sede è stata definita come la “casa” dei lavoratori e vuole diventare un punto di riferimento per tutti.