Merate, 7 febbraio 2012 - Ennesimo duro colpo per i funzionari della Fiom lecchese, che hanno perso un altro caposaldo delle “tute rosse”, ovvero la Finder pompe di Merate, fino all‘altro giorno fortino dei confederati, adesso invece nelle mani degli attivisti dell'Usb, l'Unione sindacale di base.  Alle ultime elezioni per il rinnovo delle Rsu, che si sono svolte mercoledì, più della metà dei lavoratori hanno infatti optato per i rappresentanti della sigla indipendente.

I numeri non lasciano spazio a equivoci. Su 128 aventi diritto, hanno partecipato alla consultazione in 85 dipendenti dello stabilimento brianzolo della Spa specializzata nella produzione di pompe, una percentuale piuttosto alta. Di questi in 44 hanno barrato la casella  con il simbolo dell‘Usb - Lavoro privato, 26 della Fom - Cgil e 13 della Fim - Cisl.

Tolte una scheda bianca e una nulla, il 54% dei votanti ha optato proprio per l’Usb. Il candidato dell'Usb Paolo Catalano è stato il più votato con 42 preferenze, diventando di diritto il membro più forte delle rappresentanze sindacali unitarie interne allo alla fabbrica meratese. I restanti due seggi rimangono ad appannaggio degli altri due gruppi, ma per quelli della Fiom, che prima detenevano la maggioranza e due posti, si tratta di una semi debacle.

“Siamo in Brianza e per l'esattezza a Merate in provincia di Lecco, un territorio ricco di industrie che, chiaramente, risente di una crisi sistemica pesantissima - spiegano i responsabili regionali dell’Unione sindacale di base -. Le realtà metalmeccaniche in questo territorio sono molte, così come è forte l'insediamento e lo sfruttamento del settore commerciale. In questa terra, lentamente, le roccaforti di Cgil, Cisl e Uil perdono pezzi e lasciano il passo al Sindacato di base, cioè all’Usb”.

Ma non è stata certo una sorpresa, perché i precedenti non mancano. Alla fine dell’anno scorso, a dicembre, defezioni dalla Fiom a favore dell’Usb sono state registrate ad esempio alla Sircatene di Missaglia, storica azienda guidata dall’ex numero di Confindustria provinciale  Rossella Sirtori e prima ancora alla Fomas di Merate e Osnago. Alla Fomas di Cernusco invece alcuni delegati interni sono passati alla Cisl. E poi c’è stata la netta affermazione anche all’ospedale San Leopoldo Mandic.

“Il significato di questo risultato è chiaro, i lavoratori vogliono cambiare, credono in un altro modo di fare sindacato, più trasparente, meno tentennante e saldamente dalla loro parte senza se e senza ma“, proseguono i vertici lombardi dell‘organizzazione di base. I quali, proprio per rafforzare la presenza in Brianza e consolidare i risultati, hanno deciso di stabilirsi all’ombra della Torre di Castello Prinetti. La nuova sede, che si trova in via don Cesare Cazzaniga 23, verrà inaugurata domenica 3 marzo.