ArchivePiero Angela è morto. Il figlio Alberto: "Buon viaggio papà"

Piero Angela è morto. Il figlio Alberto: "Buon viaggio papà"

Il grande giornalista e divulgatore scientifico tv aveva 93 anni. Stasera Rai 1 trasmetterà alle 21.25 una nuova puntata di Superquark

Roma, 13 agosto 2022 - È morto Piero Angela.  "Buon viaggio papà". Così Alberto  Angela ha dato l'annuncio su Twitter. Piero  Angela, uno dei più grandi divulgatori scientifici della televisione italiana, si è spento all'età di 93 anni nella sua casa di Roma.

Figlio di una famiglia antifascista, Angela era nato a Torino il 22 dicembre 1928. Dopo gli esordi al giornale radio Rai, passò alla televisione diventando inviato e poi conduttore del telegiornale. Dagli anni Settanta aveva iniziato a realizzare programmi di divulgazione scientifica che culminarono nel 1981 con l'innovativa serie Quark, seguito poi da Superquark, entrambi di enorme successo. Infine, dal 2000, insieme con il figlio Alberto, aveva firmato il programma "Ulisse".  Apertamente agnostico, nel 1989 fu tra i fondatori del Cicap, l'associazione per il controllo sulle pseudoscienze. 

 

Omaggio Rai

Per ricordare la scomparsa di Piero Angela cambio di programmazione stasera su Rai 1 che trasmetterà, senza alcuna interruzione pubblicitaria, una nuova puntata di ''Superquark'', alle 21.25, al posto dell'annunciato "The Voice Senior". 

 

L'ultimo messaggio

 

Nei giorni scorsi Piero Angela, giornalista divulgatore di alta qualità e decano della Rai, ha voluto lasciare al sito Internet del suo programma SuperQuark l'ultimo messaggio di saluto ai telespettatori. "Cari amici - ha scritto - mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana". "È stata un'avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio".

La carriera

 

Il suo nome era legato per la stragrande maggioranza della gente a Quark, forse il programma televisivo di suo maggiore successo, con le sue svariate derivazioni. Piero Angela era nato a Torino il 22 dicembre del 1928 ed il suo esordio nel mondo del giornalismo è come collaboratote del Giornale radio della Rai. Il passaggio alla televisione è del 1954. Fu corrispondente per il Telegiornale prima da Parigi e poi dal 1955 al 1968 da Bruxelles. Con il collega Andrea Barbato, nel 1968 fu il conduttore della prima edizione del Telegiornale Nazionale delle 13:30 e nel 1976 fu il primo conduttore del TG2. Nella sua carriera è stato anche inviato di guerra.Nel 1968 realizzò una serie di documentari dal titolo "Il futuro nello spazio", sul tema del programma Apollo; durante le riprese effettuate negli Stati Uniti realizzò anche numerosi collegamenti in diretta per la Rai in occasione del lancio del vettore Saturn V che portò i primi astronauti sulla Luna. Da lì prese il via la sua lunga attività di divulgazione scientifica che negli anni successivi lo portò a produrre numerose trasmissioni di informazione tra cui "Destinazione Uomo", "Da zero a tre anni", "Dove va il mondo?", "Nel buio degli anni luce", "Indagine sulla parapsicologia", "Nel cosmo alla ricerca della vita". Quindi, dal 1981, prende il via la lunga serie di "Quark". Dal programma-base nacquero diversi spin-off, alcuni dei quali tuttora prodotti: documentari naturalistici come "Quark speciale" e "Il mondo di Quark", finanziari come "Quark Economia" e politici come "Quark Europa".  Nel 1986 e nel 1987 ha condotto dal Palazzetto dello Sport di Torino, davanti a ottomila spettatori, due prime serate su Rai 1 sui problemi del clima. Queste serie, realizzate con la collaborazione di suo figlio Alberto, furono tradotte in inglese e vendute in oltre quaranta Paesi europei, americani e asiatici, paesi arabi e Cina inclusi. Nel 1988 prende il via "Quark italiani", una serie di documentari di natura, ambiente, esplorazione, mondo animale prodotti e realizzati da autori italiani, tra cui lo stesso Alberto Angela, che realizzò alcuni documentari in Africa. Nel 1995 è nato Superquark, nel corso del quale, il 4 giugno 1999, sono state celebrate le duemila puntate del Progetto Quark e relative filiazioni.  Nel 1997 da una costola di Quark nasce "Quark atlante - Immagini dal pianeta". Infine, dal 2000 insieme al figlio Alberto è autore di "Ulisse", programma a puntate monografiche riguardanti scoperte storiche e scientifiche. Nel 1989 Piero Angela è stato tra i fondatori del CICAP, associazione per il controllo sulle pseudoscienze, nata per promuovere l'educazione scientifica e lo spirito critico, nonché per indagare sull'effettiva esistenza dei presunti fenomeni paranormali. Da giovane è stato anche un apprezzato jazzista, suonando il panoforte.

Mattarella e Draghi

 

"Provo grande dolore - ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - per la morte di Piero Angela, intellettuale raffinato, giornalista e scrittore che ha segnato in misura indimenticabile la storia della televisione in Italia, avvicinando fasce sempre piu' ampie di pubblico al mondo della cultura e della scienza, promuovendone la diffusione in modo autorevole e coinvolgente. Esprimo le mie condoglianze piu' sentite e la mia vicinanza alla sua famiglia, sottolineando che scompare un grande italiano cui la Repubblica è riconoscente".  Per il premier Mario Draghi: "Piero Angela è stato maestro della divulgazione scientifica, capace di entrare nelle case di generazioni di italiani con intelligenza, garbo, simpatia. Le sue trasmissioni e i suoi saggi hanno reso la scienza e il metodo scientifico chiari e fruibili da tutti. Il suo impegno civile contro le pseudoscienze è stato un presidio fondamentale per il bene comune, ha reso l`Italia un Paese migliore. Piero Angela è stato un grande italiano, capace di unire il Paese come pochi. Ai suoi cari, le condoglianze del Governo e mie personali". 

I social

Piero Angela, l'affetto social: "Ha reso la scienza alla portata di tutti"

E sui social in tanti ricordano il maestro di giornalismo.  "Un grande divulgatore, un uomo di scienza e di cultura che, sfruttando le possibilità del servizio pubblico televisivo, ha permesso a intere generazioni di italiani di avvicinarsi alla scienza e comprenderne i segreti. Un grande italiano, un uomo elegante e rigoroso capace di trasmettere il piacere della scoperta e della conoscenza. Mi stringo al dolore del figlio Alberto e di tutta la famiglia in questa triste giornata", scrive su  Twitter il ministro della Cultura, Dario Franceschini. "Ci lascia  Piero Angela, un vero fuoriclasse della divulgazione scientifica - si legge in un  tweet del sindaco di Roma Roberto Gualtieri -. Abbiamo imparato ad amare la scienza grazie ai suoi programmi tv che sapevano parlare davvero a tutti. Ci mancheranno tantissimo la sua intelligenza, la sua cultura, la sua gentilezza".  "La scienza nelle case, affascinante e semplice, patrimonio di tutti. Così Piero Angela ce l'ha fatta amare. Che grande giornalista abbiamo avuto. Riposi in pace", ha scritto la ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti.  Per il ministro della Salute, Roberto Speranza "l giornalismo italiano, la divulgazione della scienza e della medicina, il tenace impegno contro la disinformazione perdono un grande maestro".  "Che grande dispiacere! Piero Angela ci ha lasciati. Un professionista unico nel suo genere. Un divulgatore in grado di spiegare a tutte le generazioni, in maniera semplice e allo stesso tempo puntuale, la scienza e i fenomeni che da essa dipendono. Lo ricorderemo sempre con grande affetto. Da parte mia e della Regione Lombardia le più sentite condoglianze ai suoi familiari e ai suoi cari. Riposa in pace": così sui social, il presidente della Regione Attilio Fontana ricorda Piero Angela

"Grazie Piero Angela. Va via il paladino della scienza, lasciandoci una grande eredità: la fiducia in una umanità capace di affrontare le sfide del futuro, perché in grado di garantire il benessere a tutti gli uomini, senza distinzione alcuna". Così il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, la Fnomceo, Filippo Anelli. "Ci ha insegnato a fidarci della scienza, del suo metodo fatto di analisi, verifica e riproducibilità. Ci ha insegnato - afferma Anelli - a diffidare delle fake news così come delle ricette miracolose. Ci ha insegnato a tenere i piedi per terra, a essere pragmatici, ad avere fiducia nel futuro e nel progresso".

"Purtroppo non c'e' piu' Piero, abbiamo perso una grande persona: avevamo la stessa eta' ed eravamo molto amici. Lui e' stato un uomo di grande importanza per la comuita' scientifica, ha dedicato tutta la sua vita alla scienza", il commento del farmacologo Silvio Garattini, presidente e fondatore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri,