Covid, zone rosse e coprifuoco: cosa succede in Sicilia e Calabria

Livello massimo di restrizioni per altre due città dell'isola. A Colosimi, in Calabria, non si entra senza Green pass

Un controllo sugli spostamenti in zona rossa

Un controllo sugli spostamenti in zona rossa

Palermo - La variante Delta è diventata prevalente anche in Italia, ha fatto aumentare i contagi e anche l'indice Rt. Se questo vale per tutto il Paese, ci sono due regioni che più delle altre stanno affrontando aumento di contagi e focolai localizzati. Sono la Sicilia e la Sardegna dove negli ultimi giorni sono state istituite le prime mini zone rosse di quest'estate.  Ecco qual è la situazione.  

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Sicilia

In Sicilia sono state ordinate due nuove "zone rosse": si tratta dei Comuni di San Giovanni Gemini e Cammarata, nell'Agrigentino. Lo dispone un'ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, appena firmata, a seguito delle relazioni delle Aziende sanitarie provinciali di Agrigento, Caltanissetta ed Enna.  Le nuove restrizioni a seguito del considerevole numero di positivi al Covid sono in vigore da domenica 25 a giovedì 29 luglio.

Si aggiungono alla zona rossa di Gela, in provincia di Caltanissetta, prorogata fino al 29. Mentre viene revocata, con effetto immediato, la "zona rossa" a Piazza Armerina, nell'Ennese. Sono invece uscite dalla zona rossa Mazzarino (le misure che imponevano la zona rossa sarebbero dovute decadere il 14 luglio, ma con una nuova ordinanza, il governatore della Sicilia ha disposto una proroga fino al 21 luglio) e Riesi, sempre nel Nisseno, in zona rossa fino al 21 luglio. 

Per cercare di tenere sotto controllo i contagi "in arrivo", l'isola ha introdotto controlli obbligatori per chi arriva da Francia, Grecia, Paesi Bassi, Spagna, Portogallo e Malta in tutti gli aeroporti dell'isola. "Abbiamo seguito dall'inizio la linea del rigore al di là delle polemiche strumentali; quando si gestisce una grave pandemia non bisogna guardare ad altro che al diritto alla vita delle persone. Questa esperienza degli aeroporti è stata ripresa proprio perché la Sicilia è tornata ad essere prima meta per il movimento turistico" ha detto il Governatore Nello Musumeci. "Abbiamo il diritto e dovere di garantire una vacanza in sicurezza non solo ai turisti ma anche agli operatori. L'abbiamo allargata anche agli aeroporti minori e sono soddisfatto e contento di questo".

Calabria

Anche la Calabria ha avuto la zua mini zona rossa, nel Comune di Terranova da Sibari, nel cosentino. L'ordinanza è stata in vigore fino a tutto il 21 luglio. Ora arriva un'altra stretta in un altro comune, Colosimi. Qui aumentano i contagi e il sindaco, Giovanni Lucia, con un'ordinanza in vigore da domani, ripristina il coprifuoco alle 23, il divieto di assembramento anche all'aperto, con obbligo di mascherina, e quello di servire ai tavoli dei locali dopo le 20, con asporto fino alle 22. £Ho dovuto prendere questo provvedimento - ha detto il sindaco Lucia - perché era necessario e doveroso per tutelare la mia comunità". Nel centro del Cosentino, al momento, sono 7 i casi di covid-19 accertati, alcuni dei quali riguardano minorenni, e 53 le persone in quarantena fiduciaria. Parte delle persone che ha contratto il virus mostra lievi sintomi e ha avuto almeno una dose di vaccino. "Lunedì mattina - ha aggiunto il sindaco Lucia - l'unità mobile dell'Usca provvederà ad un tracciamento di massa per l'intera popolazione. Inoltre, chi entra a Colosimi deve necessariamente avere il Green pass o la prima dose di vaccino o un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Altrimenti deve rispettare l'isolamento per cinque giorni".

Le regole della zona rossa

In zona rossa torna il divieto di uscire di casa se non per comprovati motivi di salute, lavoro, necessità. Torna il coprifuoco dalle 22 alle 5, torna la mascherina obbligatoria dovunque, anche all'aperto. Chiudono bar, ristoranti (a parte l'asporto, che continua a funzionare) e tutti i negozi di prima necessità.