Da Pfizer ad AstraZeneca, ecco quante dosi arriveranno in Italia per ogni tipo di vaccino

Complessivamente le dosi consegnate da qui alla fine dell'anno dovrebbero essere oltre 150 milioni

Covid, vaccinazioni

Covid, vaccinazioni

Oltre 53,7 milioni di dosi di vaccini anti Covid arriveranno in Italia da aprile a giugno, quando dovrebbe partire concretamente la campagna di vaccinazione di massa, quasi 79 milioni nel terzo trimestre, da luglio a settembre, e 28,2 milioni negli ultimi 3 mesi dell'anno. Un totale di 150 milioni di dosi in un anno. È questo l'ultimo cronoprogramma relativo alle dosi di vaccino destinate all'Italia nel 2021 e contenuto nel nuovo piano vaccinale predisposto dal ministero della Salute e dal Commissario per l'Emergenza Francesco Paolo Figliuolo. Qui di seguito le dosi che saranno consegnate vaccino per vaccino e il calendario delle consegna.

Astrazeneca

Pfizer

Moderna

Johnson & Johnson

Curevac

I ritardi del primo trimestre

Secondo trimestre

Dosi aggiuntive

Terzo trimestre

Ultimo trimestre

Astrazeneca

Del vaccino anglo-svedese di cui oggi ricominceranno le somministrazioni - dopo la sospensione in diversi Paesi europei (fra cui l'Italia) per verificarne la sicurezza dopo alcuni casi di gravi effetti collaterali è stato ritenuto sicuro dall'Ema (Ente europeo del farmaco) - quest'anno arrivveranno in Italia oltre 37 milioni di dosi. Un siero basato su vettore adenovirale non-replicativo che richiede una doppia somministrazione a distanza (fra i 28 e gli 84 giorni fra l'una e l'altra).

Pfizer

Il vaccino della casa farmaceutica americana sarà quello numericamente più utilizzato quest'anno in Italia. Entro la fine dell'anno arriveranno infatti quasi 65 milioni di dosi in Italia. Anche questo vaccino prevede una doppia inoculazione con 2 dosi a distanza di tre settimane una dall'altra. é un vaccino di nuova concezione basato sull mRna. Contiene cioè una molecola denominata RNA messaggero (mRNA) con le istruzioni per produrre una proteina presente su SARS-CoV-2, il virus responsabile di COVID-19. Il vaccino non contiene il virus e non può provocare la malattia.

Moderna

Del vaccino realizzato da Moderna arriveranno in Italia poco meno di 20 milioni e 500 mila dosi entro la fine del 2021. Anche in questo caso si tratta di un vaccino basato sulla tecnologia dell'mRna. Viene somministrato in ndue dosi a distanza di 21 giorni una dall'altra.

Johnson & Johnson

Il vaccino della Johnson & Johnson ha un vantaggio rispetto a quelli sino ad ora a disposizione in Italia. E' sufficiente una sola somministrazione per essere immunizzati. Da qui alla fine dell'anno è previsto l'arrivo di circa 26 milioni e 500 mila dosi (fiala più fiala meno) che consentiranno di dare una forte accelerazione all'immunizzazione della popolazione.

Curevac

E' il vaccino tedesco che funziona in maniera analoga ai vaccini Moderna e Pfizer/BioNTech già disponibili: contiene una molecola di mRna con le istruzioni per la produzione della proteina Spike del coronavirus (e prevede sempre due dosi). Da qui alla fine dell'anno ne è prevista la consegna di oltre 15 milioni di dosi in Italia.

I ritardi del primo trimestre

Un piano che però rischia di dover esser rivisto prima ancora di arrivare ad aprile: nel primo trimestre dell'anno, dunque fino alla fine di marzo, sarebbero dovute arrivare in Italia 15.694.998 milioni di dosi, una cifra che comprendeva già i tagli e i ritardi annunciati dalle case farmaceutiche nei mesi scorsi. Ma ad oggi, quando mancano 13 giorni al 31 marzo, ne sono state consegnate secondo i dati ufficiali del governo solo 8.875.500. Ne mancano quindi poco più di 6,8 milioni e in ritardo ci sono tutte e tre le case farmaceutiche: dei 5.352.250 di Astrazeneca ne sono arrivati 2.474.000; dei 9.012.748 di Pfizer-BionTech (7.352.000 del primo contratto e 1.660.748 di quello aggiuntivo) ne abbiamo 6.610.500 (+702.000 registrate in serata sul sito del governo) e del 1.330.000 di Moderna ne sono arrivate 493.000.

Secondo trimestre

Quanto al secondo trimestre, se non ci saranno ulteriori tagli, l'Italia dovrebbe ricevere invece oltre il triplo delle dosi avute fino a marzo: una media di 17,4 milioni al mese per un totale di 52.477.454. Nel dettaglio, dovrebbero essere consegnate 10.042.500 dosi di Astrazeneca, 23.162.758 di Pfizer (di cui 8,7 milioni del primo contratto, 9,4 del secondo e 4,9 dell'aggiunta al primo contratto), 7.307.292 di Johnson & Johnson - l'unico tra i vaccini che prevede una sola dose - 7.314.904 di Curevac e 4.650.000 di Moderna.

Dosi aggiuntive

A questi 52,4 milioni dovrebbero poi aggiungersi un altro milione e 300mila dosi di Pfizer, vale a dire la quota spettante all'Italia della fornitura di 10milioni che sarebbe dovuta arrivare nella seconda metà dell'anno e che invece la casa farmaceutica ha anticipato al secondo trimestre, secondo quanto annunciato due giorni fa dalla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen.

Terzo trimestre

Nel terzo trimestre, stando sempre al cronoprogramma, dovrebbe aumentare ancora la fornitura di vaccini: un totale di 78.857.145 da luglio a settembre, 26,2 milioni di dosi al mese. Astrazeneca dovrebbe consegnare 24.771.250 dosi, Pfizer 23.534.011, Johnson & Johnson 15.943.184, Curevac 6.640.000, Moderna 7.968.700.

Ultimo trimestre

Infine, negli ultimi 3 mesi dell'anno, sono attesi 28.200.037 dosi complessive, 9,4 al mese: concluse le forniture di Astrazeneca, dovrebbero arrivare gli ultimi 9.601.840 dosi di Pfizer, gli ultimi 3.321.497 di Johnson & Johnson, 7.968.000 di Curevac e 7.308.700 di Moderna