Omicron 5 fa impennare (in estate) i casi: sintomi, vaccino e perché è così contagiosa

BA.5 destinata a diventare presto dominante in Italia. Pregliasco: una persona infettata da BA.5 può contagiarne altre 15 o 17. Sileri: ondata rientrerà dopo 4-5 settimane, in Portogallo già iniziato il calo

Milano -  Ancora in netta crescita la curva epidemica in Italia. In base a quanto riportato dal ministero della salute sono 53.905 i nuovi casi Covid nelle ultime 24 ore, contro i 62.704 di ieri ma soprattutto i 31.885 di mercoledì scorso. I tamponi processati sono 246.512 (ieri 292.345) con il tasso di positività che sale ancora dal 21,4% al 21,9%, mai così alto dallo scorso inverno. I decessi sono 50 (ieri 62). Il numero delle vittime totali da inizio pandemia sale cosi' a 167.892. In aumento i ricoveri: le terapie intensive sono 10 in piu' (ieri -3) con 36 ingressi giornalieri, e diventano in tutto 216, mentre nei reparti ordinari si contano 144 pazienti in più (ieri +218), per un totale di 4.947. 

Quando il picco?

"La circolazione dell'infezione sta aumentando in termini di esiti positivi ai test molecolari, stanno incrementando però anche i ricoveri in terapia intensiva e nei reparti ordinari. Ci troviamo in una fase di crescita accelerata, ma è presto per prevedere quando avverrà il picco" ha detto Giovanni Sebastiani, matematico presso l'Istituto per le applicazioni del calcolo Mauro Picone del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iac), commentando all'Agi la situazione relativa ai modelli di infezione da nuovo coronavirus. In particolare, riporta l'esperto, i positivi ai tamponi molecolari sono passati dal cinque a poco meno del 15 per cento nel giro di meno di tre settimane. Le ospedalizzazioni e i ricoveri in terapia intensiva negli ultimi 7-10 giorni son aumentati lievemente, fino a raggiungere rispettivamente i valori di 7,5 per cento e 2,2 per cento. A livello regionale, invece, il ricercatore evidenzia alcune situazioni di criticità, come la Toscana, dove la percentuale di positivi ai molecolari raggiunge il 30 per cento circa a fronte dei tamponi effettuati, Marche e Umbria, entrambe intorno al 20 per cento per lo stesso parametro. Per quanto riguarda i ricoveri nei reparti ordinari, le regioni più a rischio risultano Sicilia e Valle d'Aosta, che raggiungono rispettivamente 17 e 13 per cento. "C'ò da sottolineare, però che la Valle d'Aosta mostra un calo significativo di questa variabile negli ultimi giorni - precisa Sebastiani - dato che la curva dei ricoveri era intorno al 19 per cento, per cui si osserva una riduzione di ben sei punti percentuali".

"Nonostante ci siano regioni in cui il trend non è in aumento - conclude - le curve sono in maggioranza in salita, e anche la velocità con cui cresce la percentuale dei positivi aumenta, siamo quindi in crescita accelerata. Non possiamo ancora stabilire quando si verificherà il picco, ma sicuramente i comportamenti individuali potranno influenzare l'andamento delle curve. Spero che, nell'ambito della classe medica, non si faccia previsione sul picco ora, come quella del picco previsto a fine gennaio, rivelatasi sbagliata. Di positivo c'è il fatto che la bella stagione favorirà le relazioni all'aperto, dove viene meno la trasmissione tramite l'aerosol. Allo stesso tempo, però, si creerà una serie di situazioni in cui le persone saranno esposte a maggior rischio di contrarre e diffondere il virus, a maggior ragione a fronte della notevole trasmissibilità della variante Omicron. E' pertanto fondamentale che la popolazione adotti comportamenti responsabili, specialmente nelle situazioni a maggior rischio che ormai abbiamo imparato a riconoscere".

Sileri: variante contagiosa ma sarà autolimitante

Rischiamo di andare incontro ad un autunno ed un inverno pesanti sul fronte Covid? "Mi sembra una ipotesi abbastanza improbabile - ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri -. Quella a cui stiamo assistendo in questi giorni è una ripresa dei contagi dovuta all'emergere di una variante, la Omicron BA.5, particolarmente contagiosa, che però, come già avvenuto con le altre ondate, sarà autolimitante e rientrerà verosimilmente dopo quattro-cinque settimane. In altri Paesi dove questa ondata è cominciata prima, come il Portogallo, il numero dei casi sta già rientrando, e non vi sono state particolari difficoltà per quanto riguarda i ricoveri nei reparti medici e nelle terapie intensive, così come non ve ne sono al momento in Italia"

R0 ed Rt: cosa sono e le differenze

 

 

La contagiosità estrema di Omicron 5 

Certamente, sulla spinta di Omicron 5, sono tornati a vedersi numeri che in Italia non si vedevano da aprile. "Eravamo già in pre allerta per un rialzo dei contagi" Covid "in autunno, ma la presenza di questa nuova variante Omicron BA.5 ci ha sorpreso. Questo virus presenta una contagiosità estrema, superiore addirittura a quella del morbillo e della varicella, con un R0 che oscilla tra i 15 e i 17: basti pensare che la variante Wuhan", quella originaria, "aveva un R0 di 2,5, mentre la Delta di 7. Questi valori rappresentano il numero medio di casi secondari rispetto a un caso indice, quindi" sono "valori che la rendono molto più temibile: una persona" infettata da BA.5 "può contagiarne altre 15 o 17". Ad ammonire sulla super trasmissibilità della sottovariante Omicron 5, destinata a diventare dominante anche in Italia, è il virologo Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene all'università Statale di Milano e direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi. "L'insorgenza di questa variante, un po' più benevola, ma non troppo (errore considerarla come una semplice influenza!) - torna ad avvertire Pregliascosul sito del Gruppo San Donato: - è un virus 'adattato' che si replica nelle prime vie aeree, sviluppandosi poi in raffreddore, cefalea e anche qualche caso di dissenteria, con esiti di malattia però inferiori. Questo perché la maggior parte della popolazione si è vaccinata, oppure si è ammalata, o ancora è vaccinata e ammalata e guarita. Quindi un background di risposte immunitarie che, spesso e volentieri, non hanno impedito l'infezione, bensì hanno garantito un decorso più banale". 

Omicron 5: perché preoccupa? Sintomi, contagiosità e rischi

Cosa può succedere con Omicron 5

"In questa variante, al momento", secondo il virologo "è possibile individuare un elemento di rischio nel prossimo futuro, dovuto senz'altro a un incremento fisiologico che, negli ultimi tempi, ha portato a un ritorno alla 'vita normale' più concreto grazie alle vaccinazioni, con meno restrizioni, meno utilizzo di mascherine, ma di conseguenza con una maggiore esposizione al contagio, elemento importante di cui bisogna sempre tenere conto". Ecco dunque che "la variante Omicron 5, che è più diffusiva, può determinare un andamento ondulante anche anticipato - ripete Pregliasco - cioè con un incremento, una discesa e probabilmente con un'ulteriore risalita questo inverno. Il virus, così com'è nato, non segue una linea 'intelligente', ma sono variazioni che prendono piede a seconda delle caratteristiche migliorative dal punto di vista del virus, per la sua capacità diffusiva". "La buona notizia è che, secondo un recente studio - ricorda Pregliasco - nell'Omicron 5 il Long Covid è presente, ma in percentuali minori rispetto alle altre varianti". Tuttavia "il vero problema è che, con tanti casi, il risultato finale potrebbe essere meno in termini percentuali, ma più elevato in termini di casi assoluti. Questo è quello a cui dovremmo far fronte in futuro, perché il Covid non è solamente la malattia nelle fasi acute e gravi, con i sintomi parainfluenzali, ma anche e soprattutto gli strascichi, come tutte le infezioni". 

Pregliasco: come difendersi

Anche per questo "ritengo che gli ultraottantenni debbano assolutamente procedere con la quarta dose di richiamo" vaccinale, "per dare un rinforzo in più alla risposta immunitaria e alle cellule T della memoria - esorta l'esperto - Presumibilmente, il prossimo autunno saranno disponibili vaccini per la variante Omicron, utilizzando come base l'ultimo virus, e sarà prospettata con molta probabilità anche una campagna vaccinale simile a quella dell'influenza, con una proposta di richiamo per tutti, ma che sia più stringente per i fragili". "Per quanto riguarda l'estate, ovviamente, non abbassiamo troppo la guardia - insiste il virologo - Usiamo le mascherine come se fossero occhiali da sole, soprattutto per le persone fragili o per i caregiver che, difendendosi, difendono anche i propri familiari". Infine, "è fondamentale per la convivenza" con Sars-CoV-2 "utilizzare i nuovi farmaci virali, in collaborazione con il proprio medico di medicina generale che può prescriverli e somministrarli soprattutto ai soggetti fragili, al fine di ridurre e contrastare le forme più gravi della malattia".