Omicron 5: perché preoccupa? Sintomi, contagiosità e rischi

In Italia contagi e decessi in crescita. Il timore è quello di una ondata estiva da 100mila casi. Ma non solo. Il vero banco di prova sarà l'autunno. Ecco perché l'allerta è ancora alta

Milano - "Dobbiamo stare attenti perché questo virus cerca di eludere quelle che sono le nostre capacità di protezione. Questa variante purtroppo è contagiosissima. Bisogna essere non preoccupati ma in allerta soprattutto in autunno perché, in questo momento, di fatto c'è un arresto delle vaccinazioni". Questo il monito del professor Walter Ricciardi nell'intervista rilasciata al Giornale Radio su Rai Radio1.  "Non ci sarà come nella prima ondata o nella seconda ondata una grandissima pressione sugli ospedali pero' purtroppo ci saranno tante persone a rischio, se sono fragili e se non si vaccinano" ha sottolineatto il consulente scientifico del ministro della Salute Roberto Speranza. A proposito dei nuovi vaccini, non predisposti per Omicron 5, ha aggiunto: "Abbiamo visto che comunque anche con i vaccini predisposti con la variante originaria c'è ancora una protezione contro la malattia". Ricciardi ha poi mostrato qualche timore per l'efficacia di una ripresa autunnale della campagna vaccinale: "Quello che mi preoccupa è che siccome è venuta meno la struttura commissariale ci saranno grandi differenze, piu' che difficoltà, tra le Regioni". Infine, il professore ha assicurato che la variante Omicron 5 "non è dominante in Italia, però sta crescendo a una velocità molto molto alta". 

Indicatori in crescita

In questi giorni, intanto, la pandemia di Covid-19 in Italia ha cambiato rotta. Gli indicatori, infatti, sono tornati a salire: contagi e decessi. Questi ultimi - secondo l'Oms - nell'ultima settimana hanno addirittura fatto registrare un aumento del 17%. Fortunatamente, però, l'alto livello di copertura vaccinale della popolazione, riducendo significativamente i casi di malattia grave, sta impedendo un effetto di sovraccarico sugli ospedali. Tuttavia l'aumento dei casi segnala che siamo dinanzi ad una nuova ondata estiva, sia pure sotto controllo, e rende evidente come la convivenza con il virus SarsCoV2 sia ormai diventata inevitabile. A fotografare l'inversione di tendenza rispetto all'andamento epidemico dell'ultimo periodo è il nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 8-14 giugno. In 7 giorni, infatti, si è registrato un netto rialzo dei contagi (+32,1%) e salgono anche i decessi (+6,1%). In lieve calo sono invece i ricoveri ordinari (-3,3%) e le terapie intensive scendono del 16,4%. Un netto aumento dei decessi è segnalato anche dall'Oms: a livello mondiale sono aumentati del 4% nella settimana tra il 6 e il 12 giugno, dopo 5 settimane di calo.

Iss: Rt e incidenza in aumento

Oggi il monitoraggio settimanale dell'Iss-Ministero della Salute ha messo in luce un aumento dell'incidenza settimanale dei casi di Covid-19 a livello nazionale: 310 ogni 100.000 abitanti (10/06/2022 -16/06/2022) contro 222 ogni 100.000 abitanti della scorsa settimana (03/05/2022 -09/06/2022). Non solo. Nel periodo 25 maggio - 7 giugno 2022, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato invece pari a 0,83 (range 0,73-1,18), in aumento rispetto alla settimana precedente quando era pari a 0,75, con un range che supera la soglia epidemica.  Il tasso di occupazione in terapia intensiva dei malati di Covid scende al 1,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 16 giugno) rispetto al 2,0% del 9 giugno. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale invece lievemente al 6,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 16 giugno) rispetto al 6,6% sempre confrontato con il 9 giugno. Due Regioni tornano questa settimana a superare la soglia di allerta del 15% per l'occupazione dei reparti ospedalieri ordinari da parte di malati Covid. Sono la Sicilia, al 15,5%, e la Valle d'Aosta al 15,3%. Anche l'incidenza dei casi Covid su 100mia abitanti questa settimana è tornata salire, fissandosi a 222. Le incidenze più elevate si registrano in Sardegna, dove il valore è schizzato a 448,6 casi per 100mila abitanti, e Lazio dove il valore tocca 406,7. I dati emergono dalla tabella sugli indicatori decisionali, che l'ANSA ha potuto visionare, allegata al monitoraggio settimanale Iss-ministero Salute sull'andamento del Covid. La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è stabile (10% vs 10% la scorsa settimana). In aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (44% vs 42%), mentre diminuisce la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (47% vs 49%). 

Sintomi e malattia 

"La variante Omicron 5, anche se sembra caratterizzata da una maggiore contagiosità, non risulta associata a caratteristiche diverse in termini di malattia, in particolare non sembra provocare sintomi più gravi" ha spiegato nei giorni scorsi Giovanni Maga, direttore dell'Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igm). "Omicron 5 è strettamente imparentata alle precedenti versioni - spiega l'esperto - si tratta di un virus molto simile a quelli circolanti. Sembra tuttavia associata a una maggiore capacità di trasmissione, il che spiega il motivo per cui l'incidenza stia aumentando, pur restando al di sotto dell'1 per cento. C'è da sottolineare che l'aumento della contagiosità è significativamente inferiore rispetto a quello osservato con il passaggio da Delta a Omicron". Con i prossimi dati relativi alle curve in Italia sarà possibile stimare l'incidenza di questo nuovo ceppo, che in alcuni paesi, come il Portogallo, sta raggiungendo percentuali significative. "Per trascorrere un'estate in serenità - precisa l'esperto - le raccomandazioni sono sempre le stesse: prestare attenzione, sottoporsi alla vaccinazione in caso non sia stato ultimato il ciclo di immunizzazione e utilizzare le mascherine nei luoghi chiusi e affollati". "Qualora la variante dovesse risultare dominante nel prossimo autunno - ha detto Maga - l'aumento dei casi non necessariamente si tradurrà in un incremento delle ospedalizzazioni, dei ricoveri e dei decessi. Il virus continua a circolare, ma ora abbiamo diversi strumenti per far fronte alla situazione emergenziale. Non siamo più impreparati".