Omicidio Bardolino, Chiara Ugolini uccisa a 27 anni: Impellizzeri resta in carcere

Il vicino di casa della giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere. Attesa per l'autopsia che dovrebbe fare chiarezza sulle cause della morte

Chiara Ugolini in una fotografia Facebook postata dal fidanzato Daniel

Chiara Ugolini in una fotografia Facebook postata dal fidanzato Daniel

Si è avvalso della facoltà di non rispondere Emanuele Impellizzeri, il 38enne fermato per l'omicidio di Chiara Ugolini, la 27enne trovata uccisa la sera del 5 settembre nell'appartamento che condivideva con il suo fidanzato Daniel a Calmasino di Bardolino, nel Veronese. L'uomo, che venne bloccato domenica sera nei pressi di Firenze dalla polizia stradale mentre fuggiva in moto sulla A1, questa mattina è comparso davanti al gip del tribunale fiorentino, Angela Fantechi, per l'interrogatorio di convalida del fermo, ma, secondo quanto si apprende, non avrebbe risposto al giudice. Il gip ha così convalidato il fermo e disposto la misura cautelare nel carcere di Sollicciano. In base a quanto riporta l'ordinanza, si tratta di una decisione resa necessaria per il pericolo di fuga, per la gravità del fatto contestato e tenuto conto della personalità dell'indagato. Il gip inoltre si è dichiarato incompetente per territorio e quindi trasmetterà gli atti al tribunale di Verona dove un altro gip deciderà se confermare o meno il provvedimento fiorentino.

Intanto, oggi a Verona l’autopsia dovrebbe far chiarezza sulle cause della morte di Chiara, anche se si propende per la emorragia interna e forse un inizio di soffocamento e di avvelenamento causati dallo straccio intriso di liquidi corrosivi ficcato in bocca alla giovane. Non ci sarebbero viceversa segni, o segni evidenti di contusioni, al corpo o alla testa. Circostanza questa che rende meno probabile la possibilità di una spinta che avrebbe fatto cadere Chiara e sbattere la testa.

La dinamica dell'omicidio

La ragazza, commessa e allenatrice di pallavoco, è stata trovata senza vita domenica dal compagno. Chiara è rimasta uccisa in un agguato. Il vicino di casa è entrato nell’abitazione della donna, passando dal balcone. Lui abita al piano terra, la vittima al secondo di una palazzina di tre piani. Lei si stava vestendo in quel momento. Pur colta di sorpresa, ha reagito, lottato, ha graffiato in viso il suo assassino, ma è stata sopraffatta dalla forza, dalla brutale determinazione dell’operaio di origine catanese, da molti anni trapiantato in Veneto e da giugno in affidamento in prova ai servizi sociali per scontare un residuo di pena conseguente a una rapina risalente al 2006. La 27enne non ha subito violenza sessuale.

Il movente

Va però ancora delineato il movente che ha scatenato un’aggressione così violenta. I carabinieri dicono di non credere all’ipotesi della presunta lite di alcuni giorni fa tra Impellizzeri e la moglie (la coppia ha una figlia di 8 anni) nella quale si sarebbe intromessa Chiara per difendere la donna. Non ci sono evidenze, ma si ipotizza o almeno non si esclude l’aggressione a sfondo sessuale.

L'uomo fermato in fuga

Pellizzeri, carrozziere di mestiere, è stato bloccato la Polizia stradale di Firenze Nord sull’A1 all’altezza di Impruneta, alle porte di Firenze domenica verso la mezzanotte, una decina di ore dopo la scoperta del corpo senza vita di Chiara. Correva sulla sua moto di grossa cilindrata verso un’improbabile fuga, forse era diretto da alcuni parenti nel Napoletano. In tasca duecento euro presi al volo a casa. Sul volto, sul collo i segni dei graffi disperati di Chiara, l’estrema difesa prima di essere neutralizzata. Altri indizi, le tracce di sangue evidenti, sia pure non copiose, sui vestiti dell’uomo. A notte fonda tra domenica e lunedì Impellizzeri ha detto di voler fare dichiarazioni spontanee, verbalizzate dai carabinieri del nucleo investigativo di Verona del tenente colonnello Stefano Mazzanti, avvisati dai colleghi della Stradale e piombati a Firenze, convinti fin da subito della pista investigativa giusta: l’area del vicinato. Tanti gli indizi contro Impellizzeri, la sua sparizione improvvisa da casa, la moto che non si trovava, uno o più testimoni che l’hanno visto allontanarsi in tutta fretta.  Di una spinta inferta alla 27enne che per questo sarebbe caduta battendo la testa, ha parlato Impellizzeri durante le sue dichiarazioni spontanee.