Quando potremo togliere la mascherina all'aperto? Fontana: "Addio entro fine luglio"

Il parere del governatore lombardo: "Lo dico sulla base degli incontri con gli esperti"

Attilio Fontana

Attilio Fontana

Milano - E' una domanda che in questo anno e mezzo di convivenza con la pandemia ci siamo posti tutti. Quando potremo togliere la mascherina, almeno all'aperto? Oggi, anche con i numeri in calo, l'utilizzo del dispositivo di protezione individuale che più di tutti gli altri è diventato "simbolo" della battaglia al coronavirus resta - a buon diritto - in cima alle raccomandazioni di esperti e politici. La speranza di tutti, però, è che prima o poi si possa rimuovere questo schermo, almeno all'aria aperta. Sia per l'effettivo "fastidio" nel portarlo, sia per questioni legate ai rapporti di ogni giorno e al bisogno di socialità "senza filtri". 

Oggi il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, in collegamento con la trasmissione tv Mattino 5, ha fissato un possibile orizzonte temporale. La mascherina? "Mi auguro che la si possa togliere definitivamente - ha detto il governatore della regione italiana più colpita dal Covid 19 - Penso, da quello che sembra e che si respira negli incontri, che fra metà luglio e la fine di luglio si possa togliere". Addio definitivo a un oggetto ormai diventato d'uso comune? E' un auspicio. "Anche se - ha concluso Fontana - alla fine poi ci si abitua alla mascherina, non e' un dramma cosi' insuperabile, è peggio la mancanza di socialità della mascherina". 

E sull'addio alla mascherina si è espresso ieri mattina anche Guido Rasi, l'ex direttore esecutivo dell'Ema, l'agenzia europea per i medicinali. "All'aperto potremo togliere le mascherine a meta' luglio o a fine luglio - ha detto ad Agorà - Al chiuso sarà meglio continuare a tenerle, anche perché i giovani sono quelli che si muovono di piu'". 

Come è stato sottolineato da molti esperti in interviste più o meno recenti, per poter dire addio alla mascherina all'aperto con tranquillità è comunque necessario che la campagna vaccinale proceda senza intoppi e, se possibile, con ritmi ancora più serrati rispetto a quelli attuali, già comunque buoni.