Denise Pipitone, si rompe il muro dell'omertà. Nuovo testimone: "Ho tante cose da dire"

In una lettera firmata, che contiene importanti dettagli sulla scomparsa, viene tirato in ballo Claudio Corona, fratello di Anna

La lettera su Denise mostrata a "Ore 14" (frame Rai)

La lettera su Denise mostrata a "Ore 14" (frame Rai)

Milano, 8 giugno - 

Ho tante cose da dire per tutelare me, la mia famiglia e forse finalmente scoprire la verità su Denise

E' uno dei passaggi chiave di una nuova lettera firmata che spunta nel caso Denise Pipitone, la bimba scomparsa da Mazara del Vallo l'1 settembre 2004 a soli 4 anni. La missiva, all'attenzione della Procura che ha riaperto le indagini sulla scomparsa della bambina e iscritto due persone sul registro degli indagati (Anna Corona, ex moglie del papà naturale di Denise e Giuseppe Della Chiave, nipote del testimone audioleso deceduto), è stata mostrata nel corso del programma Rai "Ore 14" condotto da Milo Infante. 

"Non sono un collaboratore di giustizia e mai lo sarò ma ho frequentato molto Claudio Corona. Ripeto non sono un collaboratore di giustizia e mai lo sarò. Io voglio la verità su Denise, donne e bambini non si toccano"

E' un altro passaggio della lettera che sembra finalmente aprire una breccia nel muro di omertà più volte denunciato da Piera Maggio, mamma di Denise. Una svolta importante, che per la prima volta chiama in causa una persona finora estranea ai fatti: Claudio Corona, fratello di Anna Corona, mai indagato e mai comparso nell'inchiesta sulla scomparsa della piccola, rispetto alla quale risulta attualmente estraneo ai fatti. Il particolare, non di poco conto, è che questa volta a scrivere non è un anonimo. L'autore della missiva si firma e chiede di essere sentito dalla Procura per raccontare quanto conosce della vicenda. In particolare fa capire di avere qualcosa da dire in merito al ruolo giocato da Claudio Corona. Ma al contempo tiene a precisare, secondo una sorta di codice d'onore mai scritto, di non essere un collaboratore di giustizia. 

Ma chi è Claudio Corona e perché il suo nome compare soltanto adesso? Nel passato di Claudio Corona c'è un'ombra: la condanna a tre anni per traffico di droga, pena patteggiata. Ma questo ovviamente non c'entra nulla con la scomparsa di Denise. Claudio Corona - secondo quanto ricostruisce "Ore 14" - compare nell'inchiesta solo una volta, quando viene sentito dai magistrati, e dichiara di non ricordare nulla del pomeriggio in cui è scomparsa la bambina. Un atteggiamento che viene definito dagli inquirenti poco collaborativo. Ma adesso sulla sua figura si accendono i riflettori. La missiva infatti conterrebbe particolari importanti non rivelati al momento per consentire alla Procura di verificarne l'attendibilità. La nuova pista potrebbe dunque rivelarsi esatta e squarciare finalmente il muro dell'omertà, dopo 17 anni di silenzi e depistaggi, come li ha definiti l'ex pm Angioni, che ha indagato sul caso.