Covid, sono no vax e "prime dosi" i pazienti in terapia intensiva

Secondo l'Istituto superiore di Sanità l'incidenza delle infezioni è 10 volte più bassa nei vaccinati. I casi drammatici di tre donne incinta

NO VAX VACCINI_24366047_143510

NO VAX VACCINI_24366047_143510

Milano, 19 agosto 2021 - La contrapposizione non solo dialettica sui vaccini  tra la galassia no vax, la scienza e lo Stato in questi giorni si è scaldata come la temperatura sotto Lucifero. I dati della pandemia, però, sono chiari.

"La maggior parte dei pazienti deceduti per Covid nelle ultime settimane non era vaccinata o aveva ricevuto solo una prima somministrazione". Lo dicono fonti qualificate in attesa dell'elaborazione dei dati forniti dalle Regioni che dovrebbero essere resi noti nelle prossime ore. "Il parametro dei decessi è evidentemente legato a quello dei contagiati ricoverati. Secondo l'Istituto superiore di Sanità l'incidenza delle infezioni è 10 volte più bassa nei vaccinati, quindi quello che comincia a emergere era un dato atteso", commenta Roberto Cauda, direttore dell'Istituto di malattie infettive del Policlinico Gemelli di Roma. Secondo l'ultimo rapporto di sorveglianza integrata Iss sul monitoraggio Covid, infatti, chi si è sottoposto alle due dosi avrebbe un rischio di essere ricoverato in ospedale sette volte più basso rispetto a chi  non si è vaccinato (52 contro 7 ricoveri per 100.000 abitanti) che si aggiunge al dato che conferma la protezione contro la mortalità al 96,2%

Secondo la Regione Piemonte nove degli 11 ricoverati nei reparti di terapia intensiva negli ospedali, il 16 agosto, erano  pazienti non  vaccinati, gli altri due vaccinati ma "con un quadro clinico serio per patologie pregresse". Inoltre, dei 127 ricoveri in terapia ordinaria oltre il 70% riguarderebbe pazienti non vaccinati

La cronaca di queste ore riporta casi particolarmente delicati che riguardano donne incita che non si erano vaccinate non solo per scelta ideologica ma magari perché e avevano paura che il siero potesse avere ripercusssioni sul nascituro..  A Vicenza una neonata di 7 mesi è risultata positiva al  Covid ed ricoverata all'Ospedale di Santorso (Vicenza). La notizia è stata diffusa dall'Ulss 7 Pedemontana nel corso di una conferenza stampa. Positivi al virus anche i giovani genitori che non risultano  vaccinati. La piccola, nata prematura e dimessa dopo diversi giorni di osservazione, era stata considerata dai medici a rischio. A Napoli una donna incinta e no vax è in Rianimazione, grave anche il figlio. La  giovane, 31 anni e tre figlii, affetta da Covid è al sesto mese di gravidanza. Né lei, né il marito, e nemmeno le loro famiglie sono vaccinati. Ora sono tutti positivi, bambini inclusi. La mamma e la sua famiglia avevano deciso volontariamente di soprassedere alla vaccinazione più preoccupati di eventuali reazioni alla somministrazione del farmaco che del contagio. Con l'aggravarsi delle condizioni i medici hanno deciso di operare: parto cesareo per salvare il bambino. Il piccolo è nato "grave prematuro". i pediatri che lo hanno preso in cura non si sbilanciano, ma  ha serie difficoltà respiratorie e di alimentazione.  In Sicilia una donna di 27 anni malata di Covid-19 è stata trasferita da Ragusa all'Ismett di Palermo per essere sottoposta ad Ecmo - ossigenazione extracorporea della membrana. La donna è da poco diventata madre e  non si era sottoposta a vaccinazione.

Ma la stessa cronaca ci porta da Nicosia, in provincia di Enna la morte di un padre di 83 anni e della figlia di 48.  Entrambi  avevano fatto la prima dose  di vaccino nella seconda metà di luglio e in questi giorni avrebbero dovuto sottoporsi alla seconda somministrazione. A ucciderli sarebbe stata la variante Delta  che nella zona si sta propagando velocemente tanto che sono state revocate tutte le autorizzazioni rilasciate dal Comune di Nicosia, per spettacoli, eventi pubblici feste anche di carattere religioso e divieto assoluto di ogni manifestazione e spettacolo. Il sindaco di Nicosia, Luigi Bonelli, con un'ordinanza ha anche imposto  l'obbligo di mascherina all'aperto al di sopra dei 12 anni di età . All'ospedale Umberto I di Enna sono ricoverati 40 pazienti colpiti da Covid. Di questi, 29 sono soggetti non vaccinati e 11  vaccinati. Nel reparto di terapia intensiva riservato ai pazienti Covid, ci sono 6 ricoverati intubati: 5 non vaccinati e 1 vaccinato. 

Volley, la denuncia di Francesca Marcon: "Ho la pericardite per colpa del vaccino"

Covid, chi si ammala più gravemente? Autoanticorpi sotto accusa

Un figlio ai tempi del Covid? Il Censis: "Due famiglie su tre rinuncia"