Covid e super green pass. Caos controlli sui bus e al ristorante: chi e come li deve fare

Sui mezzi pubblici probabilmente saranno a campione ma per tutti c''è il problema privacy dei nostri dati sul coronavirus

Controllo del green pass

Controllo del green pass

Super green passa e la missione "salvare il Natale" da un nuovo boom di contagi. Le misure contenute nel decreto legge del governo Draghi vanno verso la messa in sicurezza del Paese passando attraverso le restrizioni imposte ai no vax e moltiplicando i controlli sul certificato verde. Unamobilitazione delle forze dell'ordine che secondo il premier sarà  "in maniera totale" e un Piano su scala nazionale senza precedenti, che sarà messo a punto da Prefetti e Comitati provinciali per l'ordine pubblico.

Una strada non esattamente facile da percorre: il super green pass passerà per verifiche costanti in ristoranti, bar, treni, palestre, locali e ora anche hotel e tutti i mezzi di trasporto pubblico, compresi bus e metro. E qui sarà necessaria una riorganizzazione e un disegno mirato sui controlli, che per il momento - almeno in questa categoria - si annunciano "a campione".  Ma l'introduzione di fatto della distinzione netta tra vaccinati e non potrebbe comportare  difficoltà dei controlli per questioni legate alla privacy.  Di fatto chiunque effettuerà un controllo verrà a sapere se siamo vaccinati, se abbiamo avuto il Covid o semplicemente fatto un tampone. Un fronte sul quale in passato il Garante della Privacy  in passato aveva espresso parere negativo. Poi ovviamente davanti alla stretta c'è il rischio del moltiplicarsi, come ha detto Draghi, dei 'furbettì pronti ad aggirare le regole, compresi i tentativi di falsificazione dei lasciapassare, con maggiore pericolo di contagi".

Dunque, fatta la legge bisogna anche assicurare controlli seri e costanti.  "Di questo - ha spiegato Mario Draghi  - è stata investita la ministra dell'Interno. Le forze dell'ordine saranno mobilitate in modo totale. C'è tutta una aneddotica sui mancati controlli, bisogna potenziarli. Tutte le forze di sicurezza, i vigili urbani, saranno impiegati con un impianto diverso dal passato". La prima mossa del Governo è quella di affidare ai Prefetti la costruzione di Piani d'azione che andranno disegnati in base ai territori e in breve tempo: i Comitati provinciali dovranno essere riuniti entro tre giorni dalla pubblicazione in Gazzetta del nuovo decreto e adottare le misure stabilite in quella sede entro cinque giorni. E ogni settimana sarà richiesto allo stesso Comitato di offrire una relazione settimanale al Viminale, affinché i numeri sulle violazioni e sugli stessi risultati prodotti dagli accertamenti siano costantemente monitorati..

Resta ancora da chiarire nelle prossime ore come e quali forze saranno messe in campo per i controlli sui mezzi del trasporto pubblico locale (finora l'obbligo del pass era valido solo per i viaggi a lunga percorrenza). I controllori infatti sono preposti alla verifica del biglietto e poi sono pochi. Basti pensare che a Roma l'Atac ha a disposizione solo 250 controllori in tutta la città su 350mila passeggeri che ogni giorno prendono la metro e 200mila il bus. 

C'è poi il fronte multe . Attualmente i passeggeri, in tratte di  lunga percorrenza,  che non sono in grado di mostrare una certificazione verde valida rischiano la multa da 400 a 1.000 euro. Sono costretti a recarsi in una zona isolata del treno e scendere alla prima fermata disponibile dove vengono affidati a pubblici ufficiali che decidono la tipologia di sanzione. Il gestore di un bar o ristorante  che non controlla il possesso del green pass rischia la multa da 400 a 1.000 euro e anche la chiusura fino a dieci giorni.