In questa fase, complice anche l'attenzione mediatica sulla guerra in Ucraina, il fronte Covid (anche per le polemiche) si è un po' "raffreddato". Ma i contagi, negli ultimi giorni, sono tornati a crescere e si moltiplicano gli appelli degli esperti a "non abbassare la guardia". Anche la "questione quarta dose" non è al momento al centro dei "pensieri degli italiani" (e non solo loro) e il 31 marzo finierà il periodo di "emergenza Covid" proclamato dal Governo. Ma a riportare la questione all'attenzione ci ha pensato l'amministratore di Pfizer, l'azienda farmaceutica che per prima ha realizzato e commercializzato un vaccino mRna efficace contro il Covid.
"La quarta dose di vaccino anti-Covid è necessaria", ha detto Albert Bourla, Ceo di Pfizer, in un'intervista a 'Face the Nation', programma della Cbs. "In questo momento, per quello che abbiamo visto, una quarta dose è necessaria - ha spiegato l'amministratore delegato del gruppo farmaceutico americano -. La protezione che si ottiene con la terza dose è molto buona, in particolare se si considerano ricoveri e decessi. Non è altrettanto efficace contro le infezioni" e "non dura molto a lungo. Stiamo sottoponendo i dati alla Fda, vedremo cosa diranno anche gli esperti al di fuori di Pfizer", ha aggiunto riferendosi ai pareri relativi al booster supplementare.
"Serve un ottimo coordinamento tra Cdc", i Centers for Disease Control and Prevention, l'agenzia del farmaco "Fda e l'industria. In questo modo forniremo agli americani e al mondo un quadro coerente e non confuso", ha evidenziato. "In questo momento - ha ricordato Bourla - stiamo lavorando con attenzione per produrre non solo un vaccino che protegga contro tutte le varianti, compresa Omicion, ma che possa garantire protezione per almeno un anno. Se ci riusciremo, a quel punto potremo tornare alla vita a cui eravamo abituati".
In precedenza, al programma 'Squawk Box' su Cnbc, il Ceo di Pfizer aveva affermato: "E' chiaro che c'è necessità, in un ambiente" caratterizzato dalla variante "Omicron di aumentare la risposta immunitaria".