Stato di emergenza, Mario Draghi: nessuna proproga dopo il 31 marzo. Ecco cosa cambia

"La situazione epidemiologica è in forte miglioramento, grazie al successo della campagna vaccinale, e ci offre margini per rimuovere le restrizioni residue"

Mario Draghi

Mario Draghi

Roma, 23 febbraio 2022 - Era nell'aria ora c'è anche la conferma del premier del premier Mario Draghi. "Il nostro obiettivo è riaprire del tutto, al più presto" e "voglio annunciare che è intenzione del Governo non prorogare lo stato d'emergenza oltre il 31 marzo".

 "Il Governo è consapevole del fatto che la solidità della ripresa dipende prima di tutto dalla capacità di superare le emergenze del momento. La situazione epidemiologica è in forte miglioramento, grazie al successo della campagna vaccinale, e ci offre margini per rimuovere le restrizioni residue alla vita di cittadini e imprese". 

"Da allora (dal 31 marzo,ndr) non sarà più in vigore il sistema delle zone colorate. Le scuole resteranno sempre aperte per tutti: saranno infatti eliminate le quarantene da contatto. Cesserà ovunque l'obbligo delle mascherine all'aperto, e quello delle mascherine FFP2 in classe", ha concluso Draghi.

 

 

Vediamo cosa cambia e cosa invece resterà da oggi a dopo il 31 marzo, tenedo presente che molte misure verranno organizzate nelle prossime settimane.

 31 gennaio 2020 -  31 marzo 2022

 Il primo aprile 2022 l'Italia voltera' pagina e porrà fine allo  stato di emergenza nazionale contro il covid cominciato il 31 gennaio 2020. I Governi Conte II e Draghi hanno prorogato sei volte lo  stato di emergenza: il 29 luglio 2020, il 7 ottobre 2020, il 13 gennaio 2021, il 21 aprile 2021, il 23 luglio 2021 con il decreto legge 105 e il 24 dicembre 2021 con il decreto legge 221. L'ultimo decreto legge ha prorogato lo stato di emergenza nazionale fino al 31 marzo 2022 e oggi Draghi ha annunciato che non sarà ulteriormente esteso.

Generale Figliulo

Ora resta in dubbio la posizione del Generale Figliuolo, Commissario per l'emergenza. L'articolo 122 comma 4 del decreto legge 18/2020 stabilisce che "il Commissario opera fino alla scadenza dello stato di  emergenza. Del conferimento dell'incarico è data immediata comunicazione al Parlamento e notizia nella Gazzetta Ufficiale". Per decidere un'eventuale proroga del ruolo del generale Figliuolo servirà quindi una nuova norma. Possibile l'eventuale coinvolgimento della Protezione Civile. Il governo ha iniziato da tempo  a mettere mano a quella che sarà la gestione de post temergenza Covid.  In concreto significa che alcune competenze, come la gestione dell'acquisto dei vaccini, resteranno in capo al ministero della Salute, al quale dovrebbe finire anche tutto ciò che riguarda gli acquisti di farmaci per la lotta al virus. Partita, quest'ultima, che però potrebbe riguardare anche le Regioni, alle quali dovrebbero invece tornate tutte le competenze su ciò che riguarda la campagna vaccinale e gli eventuali richiami, con un graduale passaggio della gestione dai grandi hub ai medici di famiglia, ai pediatri e agli ospedali.

Smart working

L'altra questione che andrà risolta riguarda tutte le misure connesse allo  stato d'emergenza, a partire dallo smart working: con il ritorno alla normativa ordinaria dovrà essere definito con accordi individuali tra azienda e lavoratori come prevede la legge pre stato di emergenza. Il modo di lavorare e di concepitere il lavoro in questi due anni è profondamente cambiato. Molte aziende, con una rinnovata regolazione contrattuale, sarebbe disponibili ad utilizzare ancora lo smart.

 

Bar cinema e teatri

Dal 10 marzo sarà possibile bere e mangiare nelle sale dei cinema e dei teatri. Il governo ha dato parere favorevole, secondo quanto si apprende, ad un emendamento al Dl obbligo vaccinazione. La chiusura dei bar nei cinema e nei teatri era prevista fino al 31 marzo.

 

Over 50 e Lavoro

"Con il 31 marzo e la fine dello stato di emergenza - ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea  - inizierà una nuova fase, ci sarà l'allentamento graduale delle misure restrittive, tra cui certamente anche del Green Pass. Oggi ci sono le condizioni per non rinnovare lo stato di  emergenza. Sul Green Pass però va fatta una netta distinzione: per gli over 50 sui posti di lavoro l'obbligo del rafforzato dura fino a 15 giugno". 

Turismo

il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un'ordinanza che allarga ai viaggiatori che arrivano dai paesi extra Ue le stesse regole che valgono per i comunitari. Stop quindi alla 'quarantenà: dal primo marzo per entrare in Italia basteranno le stesse condizioni del Green pass 'basè, cioè certificato di vaccinazione, di guarigione, o test negativo. Una manna per il mondo del turismo, che aspetta le festività pasquali come la prima vera finestra utile del 2022 per una boccata d'aria.