Covid, Brusaferro: calano i casi ma cresce chi si infetta per la seconda volta

Se la percentuale di chi si si è riammalato era a quota 3,5% , questa settimana sembra superare il 4%

Silvio Brusaferro, presidente dell'Iss

Silvio Brusaferro, presidente dell'Iss

Calano i casi di Covid e anche l'Rt ma aumenta il numero di chi si infetta per la seconda volta.  Questo in sintesi il commento del  presidente dell'Istituto superiore di Sanità (Iss), Silvio Brusaferro, nel consueto video a commento dei dati del monitoraggio regionale della cabina di regia sul Covid-19.

"Guardando l'andamento generale della pandemia - ha detto -  questa settimana si conferma un trend in decrescita nel numero dei nuovi casi e l'incidenza nell'arco della settimana per centomila abitanti è a 776 casi. Mostra una decrescita anche l'andamento dell'Rt, sia nel caso delle ospedalizzazioni, sia nel caso dei pazienti sintomatici". Però  "Il dato delle reinfezioni mostra una crescita". Se fino alla settimana prima erano a quota 3,5%, ora sembrano superare il 4%. Ecco il sintesi l'analisi del presidente Iss

Fasce d'età

"I casi di Covid - ha spiegato il professor Brusafetto -  diminuiscono tra le fasce d'età più giovani, in particolare tra 10-19 anni e 20-29, mentre i casi sono in aumento tra gli over 50 La curva è in decrescita o in rallentamento anche in altri Paesi europei".  L'Rt calcolato negli scorsi 15 giorni mostra una situazione ancora un po' sopra la soglia epidemica e le caratteristiche di chi contrae l'infezione sono costanti. C'è un lieve incremento nell'età media di chi viene diagnosticato positivo, pari a 43 anni. Le altre età medie per evento sono 75 anni per l'ospedalizzazione, 71,5 anni per il ricovero in terapia intensiva e 84 anni per il decesso". 

Omicron 2 e XE

"In Italia la sottovariante Omicron 2 "sta diventando largamente prevalente, quantomeno nelle sequenze che vengono caricate. In queste vediamo anche alcuni lignaggi che ricombinano Delta e Omicron e Omicron e Omicron. E c'è l'ipotesi in fase di conferma di un sottolignaggio Xe". 

Ricoveri

"I ricoveri in terapia intensiva si attestano al 4,7% e i pazienti passano da 468 del 31 marzo a 471 del 7 aprile, dati sostanzialmente stabili. L'area medica mostra, invece, un lieve aumento: dal 15,2% della settimana precedente al 15,5%, con il numero dei ricoveri che passa da 9.898 del 31 marzo a 10.078 del 7 aprile.

Booster

 Le persone che completano il ciclo vaccinale anche con la dose booster hanno una protezione superiore al 90% rispetto alla probabilità di sviluppare una malattia severa in caso contraggano infezione. Rispetto alla protezione dall'infezione, la protezione non è completa ma è significativa, perchè supera il 66%.

Il consiglio

La raccomandazione resta comunque quella di "continuare a rispettare rigorosamente le misure comportamentali individuali e collettive raccomandate, ed in particolare distanziamento interpersonale, uso della mascherina, aerazione dei locali, igiene delle mani, riducendo le occasioni di contatto e ponendo particolare attenzione alle situazioni di assembramento", e di "completare i cicli di vaccinazione e mantenere una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo".