Negli ospedali va garantita la sorveglianza

Negli ospedali la presenza di agenti di polizia, o di carabinieri potrebbe garantire maggiore sicurezza e ridurre al minimo episodi violenti, o potenzialmente tali

MIlano, 9 marzo 2018 -

DOMANDA:

Caro direttore, preoccupa e non poco la situazione descritta dall’inchiesta che avete pubblicato su certi ospedali in Lombardia. E per una volta non sto pensando ai problemi organizzativi o sanitari, ma a quelli relativi alla sicurezza pubblica. È inaccettabile che la notte i pronto soccorso vengano utilizzati da sbandati come ricovero di fortuna. Sono inaccettabili i furti in corsia e non si può accettare neppure che il persone di turno venga minacciato. Mi chiedo: perché si deve arrivare a tanto? E possibile che non ci sia una soluzione? Marta C., Milano

RISPOSTA:

Questo è un problema grave, ed è un problema di ordine pubblico. I dati dimostrano che là dove esiste un presidio fisso di polizia gli episodi come quelli da lei descritti sono molto più rari. Allora è chiaro che, soprattutto in certi orari, le strutture sanitarie aperte al pubblico vadano presidiate. Sono frequentate da migliaia di persone. Esattamente come si fa (come si dovrebbe fare) per le stazioni, gli stadi e i grandi luoghi di assembramento, allo stesso modo negli ospedali la presenza di agenti di polizia, o di carabinieri potrebbe garantire maggiore sicurezza e ridurre al minimo episodi violenti, o potenzialmente tali. Certo, lo sappiamo tutti che la coperta è corta e che per organizzare un sistema di sorveglianza sono necessari investimenti. Ma qui, appunto, ne va della tranquillità e della sicurezza di tutti i cittadini. E anche queste sono beni preziosi, da tutelare. sandro.neri@ilgiorno.net