Inquinamento: una farsa dire "Non sapevamo"

In Italia già il 12% dei ricoveri pediatrici in ospedale sono connessi all’inquinamento

Milano,4 dicembre 2018 -

DOMANDA:

Continuano a ripetersi gli allarmi sull’inquinamento e sul riscaldamento del globo terrestre eppure sembra che questi segnali non siano minimamente presi in considerazione, concentrati come sono i leader di tutti i paesi a rincorrere logiche di mercato. Ognuno, nel proprio piccolo, può fare qualcosa, ma se non si cambia radicalmente registro non credo che da qui a vent’anni, com’è stato detto, si riuscirà a invertire la rotta di un inquinamento che ci costerà parecchio caro. Roberto, Como

RISPOSTA:

Abbiamo due generazioni di tempo per invertire la rotta, se anche l’allarme lanciato dall’Istituto superiore della Sanità sugli effetti che i cambiamenti climatici stanno avendo sulla nostra salute e soprattutto su quella delle nuove generazioni cadrà nel vuoto non potremo poi dire “Non lo sapevamo”. Non lo potranno dire neppure i partecipanti all’ultimo G20, incontro tra i grandi del mondo, che non hanno preso neppure in considerazione la questione tanto sono stati concentrati nel trovare accordi e riappacificazioni sui mercati. La questione resta in sospeso, forse verrà affrontata nel prossimo summit in Polonia. Ma non c’è da illudersi. Se è vero che l’irreparabile non accadrà domani mattina, è certo che comunque accadrà perché l’allarme non è il vaticinio di un disfattista, ma di un Istituto che ci ricorda che in Italia già il 12% dei ricoveri pediatrici in ospedale sono connessi all’inquinamento. Se non basta questo... ivano.costa@ilgiorno.net