"Tutto il calcio". La radio fa sognare

Ancora oggi, se la domenica sono al volante, la radio dell’auto va sulle frequenze di “Tutto il calcio minuto per minuto“

Milano, 10 gennaio 2020 - 

LETTERA 

Sessant’anni di “Tutto il calcio minuto per minuto“, non ci posso credere, praticamente ha accompagnato tutta la mia vita sin qui e continua a farlo. E nonostante tutte le diavolerie moderne, resta inimitabile. Non solo per noi “vecchietti“. Gianni A., Milano

RISPOSTA

Ancora oggi, se la domenica sono al volante, la radio dell’auto va sulle frequenze di “Tutto il calcio minuto per minuto“. Favorito dal calendario a spezzatino del campionato, sigla e radiocronaca non me le perdo. Poco importa le squadre che si contendono la vittoria, è piuttosto un evocare immagini e ricordi ormai sempre più lontani, come quelli di una Lancia Fulvia amaranto con una radio dalle manopole giganti, una sintonia incerta, un’A4 che ancora non era a tre-quattro corsie. Quelle voci che si accavallavano rendevano meno monotono il rientro dalla gita della domenica perché ti immaginavi l’azione narrata dal radiocronista e la striscia d’asfalto spariva per dare l’illusione di trovarsi lì, allo stadio, con Bortoluzzi che gestiva i collegamenti, Provenziali, Ameri, Ciotti, Viola, Luzzi... pieni anni Settanta. Allora ad ascoltare la trasmissione - ho scoperto molto più in là nel tempo - pare fossimo in 25 milioni. A distanza di sessant’anni questo appuntamento ha mantenuto tutto il suo fascino, quasi un miracolo. Ancora cento anni di “Tutto il calcio“.