Serie B, il Brescia di Diego Lopez vola: steso il Lecce dell'ex Corini

Prima vittoria stagionale per le Rondinelle che superano con un rotondo 3-0 i salentini

Brescia-Lecce

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Brescia, 16 ottobre 2020 - Nella sera dell’attesa sfida con il Lecce il Brescia rifiorisce e conquista con pieno merito una vittoria che conferma che chi intende salire in serie A dovrà fare i conti pure con le Rondinelle. Il 3-0 finale, forse un po’ troppe pesante nel contenuto, ma certamente meritato, rende così dolcissimo il ritorno di Diego Lopez sulla panchina biancazzurra, mentre “regala” una delusione a Eugenio Corini nella partita che ha segnato il suo ritorno da ex nello stadio nel quale due stagioni fa ha conquistato la promozione in serie A alla guida della formazione della sua città. Le due squadre si presentano sul terreno del “Rigamonti” (aperto da circa mille spettatori) con numerose assenze (tra i padroni di casa spiccano, accanto a quelle degli infortunati, quelle di Ragusa e Torregrossa, positivi al Covid). Il primo tiro degno di nota è dei salentini, che al 2’ chiamano al lavoro Joronen per neutralizzare un bel colpo di testa di Stepinski. La risposta delle Rondinelle, però, lascia il segno.

È il 9’ quando Ndoj sblocca il risultato finalizzando in modo vincente un servizio di Ayé, lanciato da un felice spunto di Spalek. I giallorossi dell’atteso ex Corini reagiscono subito e dopo 60” va alla conclusione Majer, ma senza inquadrare lo specchio della porta. I biancazzurri gestiscono con attenzione la situazione ed impediscono agli ospiti di rendersi veramente pericolosi. Al quarto d’ora tocca così nuovamente alla squadra di Diego Lopez farsi avanti, ma Gabriel si fa trovare pronto e, in uscita, evita che il pallone appoggiato da Dessena giunga ad Ayé. Nonostante la voglia di fare delle due contendenti, tardano ad arrivare nuove palle-gol e per assistere ad un tiro verso lo specchio della porta bisogna attendere sino al 36’, quando Falco riesce a procurarsi lo spazio per battere a rete, ma la sua conclusione viene deviata in angolo.

Dopo un perentorio allungo di Sabelli che in contropiede si scontra con Calderoni e viene fermato dall’arbitro per un presunto fallo che scatena le proteste dei padroni di casa, l’ultima fiammata del primo tempo la offre Listowski, bravo a convergere e a trovare lo spazio per calciare, ma non altrettanto efficace nell’inquadrare il bersaglio. Chiusa dunque la prima frazione di gioco con le Rondinelle in vantaggio, nella ripresa la formazione di Corini torna in campo con maggiore determinazione e dopo 5’ Bjorkengren chiama Joronen ad un impegnativo intervento a terra.

Dopo un doppio tentativo rimasto senza esito delle Rondinelle, prima con Donnarumma e poi con Martella, il cui assist per Ayé viene intercettato da Gabriel, al 10’ Calderoni prova la botta dal limite. La palla colpisce Papetti per un angolo in favore dei giallorossi sugli sviluppi del quale l’ex Meccariello trafigge Joronen di testa, la sua specialità. La gioia dei salentini dura però solo pochi istanti visto che, dopo una segnalazione del guardalinee, l’arbitro annulla per un fuorigioco smentito però dalle telecamere.

Scampato il pericolo, i biancazzurri rispondono con grande efficacia e al 17’ Ayé mette in difficoltà la difesa ospite e poi appoggia a Spalek che firma il raddoppio delle Rondinelle, ma anche in questo caso giunge una segnalazione di fuorigioco che lascia immutato il risultato. Il Brescia gioca con autorità e concretezza e va per due volte al tiro con Dessena, ma nel primo caso l’ex cagliaritano non inquadra lo specchio della porta e poi al 22’ al momento del tocco risolutore si vede contrarre la sfera da Calderoni. A questo punto mister Corini gioca anche la carta Coda, non al meglio della condizione, per cercare di dare maggiore peso all’attacco giallorosso, ma la punta salentina non ha nemmeno il tempo di entrare in campo che Ndoj, ricevuto il pallone da Donnarumma, scaglia la sventola che vale il raddoppio.

Il Lecce non vuole arrendersi e al 26’ ci prova Falco su punizione, ma Joronen è sempre attento e si rifugia in angolo. I salentini inseguono lo spunto in grado di riaprire la contesa, ma prima Paganini e poi Zuta vengono fermati rispettivamente da Joronen e Sabelli. Al 34’ Coda riesce a calciare da buona posizione, ma Joronen si fa trovare ancora pronto e si ripete 60” più tardi sullo spunto di Pettinari. Nonostante la buona volontà, la squadra di Corini non riesce a costruire lo spunto che potrebbe riaccendere la fiammella della speranza e così l’ultimo spunto della partita è ancora di marca biancazzurra con Ayé che firma il tris che assegna al Brescia la prima vittoria stagionale in campionato e regala nuovi sogni alla squadra di Diego Lopez che è ripartito come meglio non avrebbe potuto battendo i temuti salentini dell’ex Eugenio Corini. Brescia-Lecce 3-0 (1-0) Brescia (4-3-1-2): Joronen 7; Sabelli 6,5, Papetti 6, Mangraviti 6, Martella 6; Dessena 6,5, Van De Looi 6, Ndoj 7 (34’ st Labojko sv); Spalek 6,5 (28’ st Skrabb 6); Donnarumma 6 (44’ st Zmrhal sv), Ayé 6. A disposizione: Kotnik; Mateju; Chancellor; Semprini. All: Diego Lopez 6,5. Lecce (4-3-3): Gabriel 6; Zuta 6, Lucioni 6, Meccariello 6,5, Calderoni 6,5; Henderson 6,5, Majer 6, Bjorkengren 6 (7’ st Paganini 6); Falco 6,5, Stepinski 6 (22’ st Coda 6), Listowski 6 (30’ st Pettinari 6). A disposizione: Bleve; Vigorito; Rossettini; Monterisi; Dermaku; Gallo; Lo Faso; Maselli; Felici. All: Eugenio Corini 6. Arbitro: Antonio Di Martino di Teramo 6. Reti: 9’ pt e 23’ st Ndoj; 45’ st Ayé. Note: ammoniti: Spalek; Martella; Calderoni; Van De Looi – angoli: 4-3 per il Lecce – recupero: 0 e 4’ - spettatori: 1.000 circa.