Finalmente Zapata: e l’Atalanta si gode il centravanti che aspettava da mesi

L’ex doriano ha rotto il digiuno realizzando la rete decisiva del successo a Bologna, il terzo di fila per la banda di Gasperini

Duvan Zapata

Duvan Zapata

Bergamo, 6 novembre 2018 - Finalmente centravanti di sfondamento. Quello sognato, e atteso, nelle prime dieci giornate di campionato, quello desiderato lo scorso anno, quando i due ‘numeri nove’, Petagna e Cornelius, avevano messo dentro appena sette palloni in due. L’Atalanta vola in classifica con tre vittorie consecutive e si gode il ritrovato Duvan Zapata che nel successo di Bologna ha trovatola prima rete in campionato (aveva segnato due reti nei preliminari di Europa League contro l’Hapeol Haifa) dopo un prolungato digiuno che stava iniziando a preoccupare i tifosi. Non il tecnico Gian Piero Gasperini, che continuava a ripetere che era solo questione di tempo e intanto trovava i gol dai difensori e dal talento di Ilicic, ma la sterilità realizzativa dei centravanti stava iniziando a pesare.

E la grande prestazione bolognese di Zapata, che entrando a inizio ripresa ha cambiato volto e marcia alla Dea, ha confermato l’importanza di avere un centravanti che dia profondità e pericolosità alla squadra. Quello che ha fatto Zapata che si è subito procurato due occasioni, spianando la via alla rete di Mancini e poi approfittando di un pallone vagante in area per infilare il raddoppio. «Finalmente questo gol, ma del resto mi hanno preso per questo, no?», ha spiegato il colombiano nel dopo gara, presentandosi sorridente nella mix zone del Dall’Ara. Un sorriso a scacciare un periodo non esaltante. Nelle tre ultime gare Gasperini lo aveva relegato in panchina.

«Stare in panchina – ha ammesso Zapata - è dura, ma quando le cose non vanno bene è meglio lasciare spazio a chi è più in forma. Se posso dare una mano dalla panchina sono felice, ma sono sicuro di poter aiutare la squadra anche dall’inizio». La gara di Bologna può rappresentare una svolta per Zapata che ora spera di partire titolare contro l’Inter al posto di un Barrow smarritosi da un punto di vista tecnico e tattico. Intanto dal Paraguay rimbalza la voce che la Dea starebbe seguendo il 14enne baby prodigio Fernando Ovelar, per un investimento in prospettiva: che sia lui il bomber del futuro?