Cessione Atalanta, indiscrezioni sulla trattativa con il fondo KKR per il 70% del club

Il gigante finanziario Usa sarebbe interessato a rilevare la quota di maggioranza investendo tra i 350 e i 400 milioni. Alla famiglia Percassi resterebbe la gestione della società

Luca e Antonio Percassi

Luca e Antonio Percassi

Bergamo, 18 febbraio 2022 - Indiscrezioni e smentite. Ma qualcosa di concreto sta bollendo nel pentolone atalantino. Pentolone in piena ebollizione. L'Atalanta sarebbe nel mirino del fondo americano KKR, un gigante finanziario interessato anche a Tim, che da settimane starebbe trattando con la famiglia Percassi per l’acquisizione di una quota di maggioranza del club nerazzurro, una quota intorno al 70-75%, per una cifra oscillante tra i 350 e 400 milioni di euro.

Indiscrezioni venute a galla in queste ultime ore, tanto da costringere un portavoce del fondo a una categorica smentita questo pomeriggio: "L’acquisizione dell’Atalanta non è mai stata presa in considerazione". In realtà sotto il fumo delle smentite c’è l’arrosto di una trattativa complessa e con passaggi formali lunghi e dettagliati. Che forse andrebbe oltre al club bergamasco, estendendosi a una partecipazione nelle varie imprese del gruppo Percassi, che spaziano dall’immobiliare al commercio. Senza dimenticare che l’Atalanta dispone di un ingente patrimonio infrastrutturale, con lo stadio di proprietà, il Gewiss Stadium, e la cittadella del centro sportivo di Zingonia.

Lo scenario che si sta profilando in questa trattativa con il fondo americano KKR – acronimo di Kohlberg, Kravis & Robert, un fondo di private equity che amministra circa 460 miliardi di euro complessivi – prevederebbe che la famiglia Percassi mantenga comunque la gestione societaria, attraverso Luca Percassi, che verrebbe confermato nel ruolo di amministratore delegato. L’affare è complesso e delicato, la trattativa ci sarebbe nonostante le smentite. Nei prossimi giorni se ne saprà di più.