Rozzano, biblioteche 2.0 e libri con i simboli

Gianfranco Accomando è il nuovo presidente di Fondazione per Leggere: «Ecco le mie idee per tutti gli iscritti»

Il presidente Gianfranco Accomando

Il presidente Gianfranco Accomando

Rozzano (Milano), 27 luglio 2017 - Gianfranco Accomando lo aveva promesso: "Appena diventerò presidente, la parola d’ordinde sarà cambiamento". E presidente lo è diventato: ora è lui a guidare la Fondazione per Leggere, il sistema bibliotecario del Sud-ovest milanese fondato nel 2006 che racchiude 55 comuni e 60 biblioteche, per un totale di 140mila iscritti e oltre un milione di prestiti ogni anno. Le redini le ha prese il manager 45enne di Rozzano, che ha deciso di rendere il sistema ancora più tecnologico, «seguendo la strada dell’innovazione digitale», precisa. Per questo al tradizionale catalogo di libri e dvd sarà affiancato uno interamente digitale. Biblioteche 2.0, quindi, ma anche vecchie conferme come i “Corsi nel cassetto” che spaziano per tematiche diverse e accontentano tutti i gusti, strizzando l’occhio al “cassetto” della biblioteca, calcolando che "il 20% degli utili dei corsi è destinato ad arricchire la collezione della biblioteca che li ospita", precisa il neo presidente. Altro concetto che Accomando vuole tenere ben presente per il suo mandato: "biblioteca inclusiva, che tradotto significa aperta a utenze speciali o svantaggiate", prosegue. Ecco quindi che arrivano gli Inbook, i libri in simboli, per i lettori con problemi di comunicazione e disabilità, in particolare i bambini. In progetto c’è anche di allestire punti e spazi strategici proprio per i piccoli che soffrono di autismo, attraverso percorsi personalizzati. Spazio anche al multiculturalismo, con le iniziative di scoperta delle tradizioni di tutto il mondo e con il progetto, ancora in fase embrionale e finanziato da Fondazione Cariplo, “Mammalingua”, per spingere i genitori a far conoscere la lettura ai figli già in tenera età. Anche questo progetto avrà una sezione dedicata all’intercultura e agli approfondimenti in lingua, con l’aiuto delle mediatrici culturali. In ultimo, uno sguardo anche al progetto di prestito all’interno del carcere di Opera: la convenzione è stata rinnovata per altri 3 anni e l’idea di valorizzare il legame con l’istituto penitenziario c’è e sarà seguito con attenzione. "Sarà un mandato fatto di condivisione e sinergia, tra le biblioteche, tra il personale, tra le amministrazioni – conclude Accomando –. Un’ottica allargata di crescita culturale e dialogo".