Prima la lite, poi la vendetta: due ragazzini presi a sprangate a Corsico

Spedizione punitiva in stazione. Un 17enne e la fidanzata in ospedale: sono stati colpiti da alcuni adulti chiamati da un gruppo rivale

L’allarme è scattato poco prima delle 19

L’allarme è scattato poco prima delle 19

Corsico (Milano), 15 gennaio 2018 - Un'esecuzione. È partita da una rissa tra ragazzini, minorenni, motivi banali, liti che spesso si risolvono, o si pensa di risolvere, con calci e pugni. Ma finita con due giovani portati in ospedale con l’ambulanza, lei di 16 anni, lui quasi maggiorenne. Lo scenario è quello della stazione di Corsico, in zona Copernico, spesso teatro di aggressioni ai danni dei viaggiatori, dove le solite bande si avvicinano, soprattutto a tarda sera o alle prime luci dell’alba, e minacciano i pendolari per rubare telefoni e portafogli. Ma ieri sera, poco prima delle 19, i motivi che hanno scatenato la violenta aggressione erano altri.

È iniziato tutto con un diverbio tra sedicenni, una parola fuori posto, un insulto, minacce. È volato anche qualche schiaffo e spintone, poi sembrava tutto finito. Ma uno dei giovani coinvolti è tornato a casa e ha chiamato rinforzi. Sono tornati lì dove tutto era cominciato, sulle banchine della stazione. Lì dove gli altri ragazzi erano rimasti, in cinque, pensando che tutto fosse finito, appunto, “solo” con qualche schiaffo. Non potevano immaginare di finire faccia a terra, con la testa piena di sangue. Si sono presentati in due, "avranno avuto quaranta, cinquant’anni", ricordano i testimoni che hanno assistito alla scena. Erano armati: hanno tirato fuori due spranghe di ferro. "Chi è che dobbiamo picchiare?", chiedono. "Quello lì", risponde l’altro sedicenne. Inizia il massacro. Lo prendono, cominciano a colpirlo. La fidanzata, 16 anni, si lancia in difesa del ragazzo, si mette in mezzo. I due esecutori non si fermano neanche davanti a lei.

La furia continua, anche quando si lanciano in soccorso gli amici del ragazzo finito ormai per terra. Anche loro vengono presi di mira, i due uomini, italiani, "forse di Cesano Boscone o del Giambellino", dice qualcuno che passa di lì e che li ha visti solo a pestaggio finito, sferrano colpi a chiunque si metta in mezzo. Poi, un colpo arriva alla testa del 17enne, inizia a perdere sangue, "tanto sangue", ricordano i testimoni. I due scappano, le sirene dei carabinieri iniziano a sentirsi in lontananza. Arriva anche l’ambulanza, chiamata da chi ha visto poi la fuga dei due uomini. I due giovani finiscono in ospedale, per fortuna senza gravi conseguenze. Contusioni e lividi anche per gli amici, sconvolti e sotto choc.