Caserma da Paullo a Tribiano? "Quel trasloco non s’ha da fare"

Braga ha presentato una mozione in Città Metropolitana

L'ex municipio

L'ex municipio

Paullo (Milano), 1 giugno 2017 - Non si arrende Alberto Pacchioni, consigliere comunale di “Cittadini di Paullo”, al trasferimento della caserma dei carabinieri dalla storica palazzina cittadina al limitrofo Comune di Tribiano. «La stazione di Paullo - afferma - è in posizione centrale e strategica rispetto al territorio di riferimento. Ritengo insensato spostare una caserma da un centro cittadino di 11.500 abitanti a uno rurale di circa 3.500 posizionandola oltretutto in un’area periferica del paese». Dopo un incontro con il viceprefetto di Milano Darco Pellos e una interrogazione parlamentare a tutt’oggi senza risposta, ora è la volta di Città Metropolitana dove Alessandro Braga, capogruppo consiliare della lista “La città dei Comuni”, ha presentato una mozione al riguardo. «Si ritiene - è riportato nella mozione - che la scelta di spostare la caserma non vada incontro alle esigenze di sicurezza della comunità Paullese e venga considerato un duro colpo ad un servizio indispensabile per la protezione dei cittadini che è stato sempre molto apprezzato». Se la mozione troverà accoglimento, il sindaco metropolitano Giuseppe Sala dovrebbe adoperarsi per fermare tutte le procedure esecutive e di appalto eventualmente in corso e richiedere un incontro urgente al Prefetto con la richiesta di mantenere la caserma dei carabinieri a Paullo. Cosa che appare molto improbabile, secondo quanto afferma il primo cittadino di Tribiano Franco Lucente: «Pacchioni le ha provate tutte - afferma -, ma non sta facendo una politica costruttiva, tanto è vero che ha ricevuto solo dinieghi. Spostare la caserma nell’ex municipio di Tribiano è una necessità per fornire l’Arma di una sede adeguata alle esigenze di sicurezza di tutto il territorio». Intanto, incassato l’ultimo parere positivo da parte della Sovraintendenza alle Belle Arti, tutto è pronto in attesa del benestare finale da Roma. «Il progetto esecutivo è pronto - dichiara Lucente -, appena otterremo il via libera potremo approvarlo e procedere con il bando per l’assegnazione dei lavori di ristrutturazione dell’immobile».