Cyberbullismo, una giornata di studio su adolescenti e comportamenti digitali

Nel corso della giornata saranno presentate le due ricerche condotte dal Cremit dell'Università Cattolica di Milano e da Pepita Onlus che hanno coinvolto 1.800 ragazzi tra i 14 e i 18 anni. Sarà anche l'occasione per presentare il gruppo di lavoro permanente "Educazione e Cyberbulling" . L'appuntamento è per il 17 ottobre a Palazzo Marino a Milano

Ragazza al computer (foto repertorio)

Ragazza al computer (foto repertorio)

Milano, 14 ottobre 2014 -  Lo fanno soprattutto per divertimento e “per scherzo”. Sono i nuovi adolescenti a cavalcare l’ultima moda del sexting, il fenomeno che si sta diffondendo in Italia e all’estero e che interroga le agenzie educative. Lo scambio di contenuti espliciti di carattere sessuale (testi, immagini, video) attraverso i media digitali preoccupa famiglie ed educatori di fronte all’ipotesi di eventuali sviluppi patologici del problema.

Cremit (Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media all’Informazione e alla Tecnologia) dell’Università Cattolica di Milano e Pepita Onlus hanno coinvolto in tutto 1800 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 18 anni per mettere a fuoco cause e conseguenze dell’ultimo “sintomo” della società digitale. Cremit ha somministrato i questionari in 20 scuole superiori tra licei, istituti tecnici e professionali della provincia di Monza evidenziando che il 20% posta messaggi a contenuto sessuale per divertimento, il 12,6% per “fare colpo”, l’11,6% per “essere popolare” e solo l’8,7% per “prendere in giro qualcuno”. Pepita Onlus ha organizzato focus group in diverse città d’Italia rilevando tra le motivazioni principali: “per ricevere attenzione” con un 25% nelle ragazze contro un 15% nei ragazzi, “per ricevere commenti positivi” con un 23% nei ragazzi e un 19% nelle ragazze.

“Image.ME. Corpi, consumi e trasformazioni dei giovani nello specchio dei nuovi media” del Cremit e “Ne hai condivisi tanti, condividi anche questo” di Pepita Onlus, sono i titoli delle due ricerche che verranno presentate venerdì 17 ottobre nella Sala Alessi di Palazzo Marino a Milano alle ore 9. La giornata di studio promossa dal Cremit, dalle cooperative sociali Pepita Onlus e Industria Scenica insieme all’associazione Contorno Viola, sarà l’occasione anche per annunciare la nascita di DE.CI.DI (Definirsi Cittadini Digitali), ilgruppo permanente su “Educazione e cyberbullying” che unisce le diverse competenze e i differenti modelli di intervento. L’obiettivo del gruppo è quello di promuovere azioni mirate e concrete destinate ai diversi contesti educativi: dalla scuola agli oratori, alle società sportive. Passando in rassegna i diversi comportamenti “a rischio” messi in atto dagli adolescenti e registrati sui diversi social network il gruppo vuole promuovere una duplice riflessione: da un lato con l’obiettivo di studiare i comportamenti non conformi agiti da minori nell’ambito e attraverso i media digitali - in particolare nei social network – e, dall’altro, per fornire percorsi concreti ed efficaci di educazione preventiva con metodologie integrate.

 Al tavolo dei relatori, dopo i saluti dell’Assessore all’Educazione e all’Istruzione, Comune di Milano, Francesco Cappelli, siederannoSimona Ferrari del Cremit e Ivano Zoppi, presidente di Pepita Onlus, l’on. Milena Santerini della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera dei Deputati, l’on. Micaela Campana della Commissione Giustizia, la sen. Elena Ferrara della Commissione all’Istruzione Pubblica in Senato e membro della Commissione straordinaria per la tutela dei diritti umani, l’on. Vanna Iori della Commissione Infanzia Camera dei Deputati. Modera l’incontro il prof. Pier Cesare Rivoltella, direttore del Cremit. Nel corso dei lavori le diverse realtà che siedono al tavolo illustreranno le modalità di intervento educativo integrate (dalla peer & media education, al teatro sociale, all’animazione), facendole sperimentare e discutendone con i partecipanti.

Per questo la mattina è pensata per dirigenti scolastici, insegnanti, educatori, operatori del sociale, genitori, mentre il pomeriggio prevede una sessione di laboratori (video making a tema bullismo, metodi e strumenti per l’intervento educativo, formare i peer attraverso percorsi dipeer&media education) rivolti anche agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado che si svolgeranno nella sede delle Acli in via della Signora 3, poco distante dalla sede del convegno. Al termine del dibattito e prima dell’inizio del work pomeridiano si terrà la conferenza stampa.

Per informazioni e dettagli: www.cremit.it; oppure www.pepita.it