Morto a Cusano, la verità dell'autopsia: nessun incidente, è stato ucciso

Non è stata provocata da un incidente la morte di J. P., l'uomo di 52 anni di origine romena, soccorso nella notte di lunedi in fin di vita lungo la via Cardinal Ferrari e deceduto nella giornata di martedi nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Niguarda di Milano. Il pm della Procura di Monza Flaminio Forieri, ha aperto un fascicolo penale contro ignoti per omicidio preterintenzionale di Stefania Totaro

Carabinieri

Carabinieri

Cusano Milanino, 24 ottobre 2014 - E' stato ucciso, ripetutamente e violentemente colpito al volto e al torace da un arma contundente. Non è stata provocata da un incidente la morte di J. P., l'uomo di 52 anni di origine romena, soccorso nella notte di lunedi in fin di vita lungo la via Cardinal Ferrari di Cusano Milanino e deceduto nella giornata di martedi nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Niguarda di Milano. Lo ha accertato l'autopsia disposta dal pm della Procura di Monza Flaminio Forieri, che ha aperto un fascicolo penale contro ignoti per omicidio preterintenzionale.

Secondo i medici legali il decesso del senzatetto è stato causato in particolar modo da due grosse ferite alla testa, causate da un oggetto che non è stato finora possibile identificare. Gli esami tossicologici hanno anche confermato che l'uomo, con piccoli precedenti e dedito all'alcool, era ubriaco quando e' stato aggredito. Ora proseguono le indagini dei carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni, anche se risulta difficile tirare le fila sulla vita del romeno, che ultimamente non aveva una dimora fissa. L'uomo è stato riconosciuto da un connazionale che lo conosceva, ma in Italia J.P. non aveva nessun parente. Il 52enne è stato trovato a terra con numerose ferite al volto e sul petto. La sua bicicletta era parcheggiata regolarmente sul cavalletto a poca distanza dal corpo. Le indagini non escludono alcuna ipotesi, nemmeno quella che possa essere stato aggredito barbaramente in un altro luogo e poi abbandonato al bordo della strada, accanto alla sua bicicletta.

di Stefania Totaro