Nord Milano, la riforma sanitaria è ancora ferma al palo

La denuncia arriva dai consiglieri regionali del Pd Sara Valmaggi e Carlo Borghetti

Sara Valmaggi, vicepresidente Pd del consiglio regionale

Sara Valmaggi, vicepresidente Pd del consiglio regionale

Sesto San Giovanni (Milano), 29 settembre 2016 - “La riorganizzazione, a oltre un anno di distanza dall'approvazione della legge, per un milione e mezzo di cittadini, ossia i residenti della città di Milano e dei sei Comuni del Nord Milano, non è nemmeno ancora cominciata perché l'integrazione socio-sanitaria non è ancora una realtà visto che i servizi territoriali fanno ancora capo all'Ats”. La denuncia arriva dalla sestese Sara Valmaggi, vicepresidente Pd del consiglio regionale.

“La riforma sta procedendo a pezzettini, con continui ritardi e improvvise frenate. A farne le spese sono come sempre i lombardi – continua l'esponente democratico -. Molti elementi non sono ancora andati a regime e molte sono le priorità su cui occorrerebbe investire al più presto: dal piano socio-sanitario integrato all'Osservatorio epidemiologico fino alla definizione del piano delle attività effettiva dell'Agenzia di controllo”.

Anche il consigliere Pd Carlo Borghetti è intervenuto in commissione Sanità per fare il punto sulla riorganizzazione del sistema a poco più di 12 mesi dalla riforma. “Temiamo fortemente che l'evoluzione del sistema socio-sanitario stia portando a un indebolimento anziché a un potenziamento dei servizi territoriali e del servizio pubblico”. Dito puntato contro la divisione non funzionale del personale tra Ats affollate e Asst sguarnite, liste d'attesa troppo lunghe; l'esclusione dei territori nella programmazione dei piani aziendali. Negli scorsi mesi l'Asst Nord Milano aveva vissuto vari momenti di tensione proprio a causa della carenza di personale, soprattutto infermieristico.