L’atelier di un’artista giapponese a Sesto. E l’emeroteca torna a nuova vita

Villa Puricelli Guerra è diventata la sua residenza temporanea

La giovane ed eclettica artista giapponese Tomoko Nagao

La giovane ed eclettica artista giapponese Tomoko Nagao

Sesto San Giovanni (Milano ), 11 dicembre 2017 - L'ex emeroteca di Villa Puricelli Guerra diventa una residenza temporanea d’artista. La prima ad aver trasferito il suo atelier è Tomoko Nagao, considerata la più importante esponente del MicroPop e del Superflat in Italia. Nata nel 1976 a Nagoya, in Giappone, a Sesto ha incontrato la crew di writer e le studentesse della civica d’arte Faruffini per una lezione sul campo. Una in fila all’altra, sul tavolo ci sono infatti diverse Salomé. «Sono sempre stata colpita da questo personaggio, interpretato da grandi artisti come Caravaggio o Oscar Wilde nel teatro – ha raccontato alle allieve della scuola sestese -. L’ho sempre vista come un’adolescente pronta a tutto solo per cercare le attenzioni e l’amore della figura maschile, quindi del padre». Una rivisitazione del tutto personale quella di Tomoko, che sul piatto d’argento – qui diventato coloratissimo – mette proprio la testa di Salomé e non di Giovanni Battista. Una produzione in serie limitata.

«Si parte dal disegno per arrivare al calco e poi alla pittura a mano per gli occhi e i dettagli e con lo spray per il resto dell’opera». Le sculture saranno poi esposte a Roma per una mostra personale e poco dopo all’Affordable Art Fair di Milano. Tra i tratti distintivi, proprio la rilettura dei classici e la contaminazione delle più note iconografie rinascimentali e seicentesche di grandi maestri come Leonardo da Vinci, Tiziano, Botticelli, Caravaggio, Velázquez, con la cultura pop contemporanea, inserendo anche prodotti e marchi internazionali attraverso i quali muove una sottile e ironica critica al mondo contemporaneo. «Anche oggi la condizione dell’artista non è facile. E, soprattutto, non è facile essere un’artista donna». Tra gli interessi di Tomoko c’è anche la street art. «Anche questa forma è tipicamente maschile. Per i pesi e gli zaini che si devono portare e per gli scatti che bisogna fare quando si deve correre se ti beccano a lavorare su un muro non autorizzato».

Una battuta che ha portato dietro anche una soluzione al femminile: «Stencil, realizzati prima, per disegnare direttamente sui muri in modo pratico e veloce». Stasera l’artista giapponese, che ormai abita a Milano da anni, incontrerà il pubblico sestese con un aperitivo in Villa Puricelli Guerra dalle 17,30 alle 19, dove sarà allestita anche una mostra personale. «Questo spazio si presta a diventare un atelier – ha spiegato Maurizio Torresani, assessore al Marketing Territoriale -. L’obiettivo è avviare presto collaborazioni prestigiose».