Legionella a Bresso, sindaco e tecnici provano a rassicurare "L’acqua del rubinetto si può bere"

Comune di Bresso, Asl e la società Cap Holding, che gestisce la rete idrica, sono al lavoro per capire come abbia potuto diffondersi il batterio. A preoccupare i tecnici e i medici sono sia il numero di casi, ben sei, sia il periodo di diffusione, una ventina di giorni di Giuseppe Nava

Ugo Vecchiarelli, sindaco di Bresso

Ugo Vecchiarelli, sindaco di Bresso

Bresso, 24 ottobre 2014 - Ancora incertezza a Bresso sull’origine dei sei casi di legionella: uno di questi è risultato mortale. Vittima un ultrasettantenne, che aveva già gravi problemi di salute, deceduto in ospedale. Ecco la situazione per gli altri cinque, tutti anziani, sempre over settanta: tre sono stati dimessi, mentre due sono ancora ricoverati, di cui uno grave. Tutti si erano presentati nei giorni scorsi al pronto soccorso con febbre e polmonite. Comune di Bresso, Asl e la società Cap Holding, che gestisce la rete idrica, sono al lavoro per capire come abbia potuto diffondersi il batterio. A preoccupare i tecnici e i medici sono sia il numero di casi, ben sei, sia il periodo di diffusione, una ventina di giorni; a Bresso vivono poco più di 26mila persone su un territorio di circa 3 km quadrati. In Italia, in un anno sono circa 1.300 i casi, mentre nel milanese la cifra sfiora il centinaio. Un passo avanti c’è stato: dopo i 26 prelievi effettuati da Asl nelle abitazioni e dalle fontane pubbliche, è stata circoscritta un’area con un raggio di 500 metri che comprende, a grandi linee, il centro storico cittadino e una parte del rione sud-ovest. 

Il sindaco di Bresso, nella conferenza in municipio con Asl e Cap, ha indicato le vie. Per la precisione: i casi sono finora sei, localizzati in sei edifici differenti, in sei strade diverse: «I bressesi con la legionella vivono nelle vie Ariosto, Roma, Savino, Didoni, Lillo del Duca e Tagliabue. – inizia Vecchiarelli –. Abbiamo diffuso due comunicati con alcune norme di comportamento a titolo precauzionale. Ma l’acqua del rubinetto si può bere. La legionella non si trasmette attraverso gli alimenti e da persona a persona (ma inalando vapore acqueo infetto, ndr). Ho firmato un’ordinanza che invita gli amministratori dei condomini interessati a sanificare gli ambienti comuni degli edifici». Intanto, si fa chiarezza sulle tempistiche della diffusione: il primo caso è di fine settembre, in via Ariosto, con paziente già dimesso dall’ospedale. Il decesso, invece, riguarda il secondo. L’ultimo riscontrato è dello scorso lunedì. C’è anche un primo elemento utile per le indagini. 

Sembra che l’uso della doccia sia stato un fattore importante, certamente per il primo caso di via Ariosto: «Il batterio era nella casa – continuano Andrea Conti e Giorgio Cicognari di Asl – Stiamo aspettando gli altri campionamenti già eseguiti sugli altri casi. Ci vorrà qualche giorno». Infine, Cap ha già provveduto a fare la sua parte sulle tubature dell’acquedotto: «C’è in corso un forte processo di sanificazione della rete. – conclude Tommaso Bertani di Cap –. Per una decina di giorni ci sarà un’attività di clorificazione dei sistemi di filtraggio e dei vari pozzi di Bresso. Non ci sono disservizi per la popolazione; i pozzi in questione sono stati staccati e l’acqua giunge direttamente dai Comuni vicini come Paderno Dugnano».