Dai parrucchieri alle società sportive, a Bresso è psicosi legionella

Forte preoccupazione tra coloro che con l'acqua lavorano tutti i giorni. E qualcuno sbotta: "I clienti cancellano gli appuntamenti" di Emanuele Alberti

L’incontro pubblico promosso dal Comune sui rischi della legionella

L’incontro pubblico promosso dal Comune sui rischi della legionella

Bresso, 25 ottobre 2014 - Sei casi di legionella, di cui uno mortale, non possono passare inosservati. L’allarme a Bresso si è presto trasformato in emergenza, cambiando pelle nelle ultime ore e diventando, in alcuni casi, una vera e propria fobìa. Lo si è visto con chiarezza giovedì sera nel corso dell’incontro con la cittadinanza promosso dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco di centrosinistra Ugo Vecchiarelli. La sala consiliare affollata, tante le domande dei residenti.

E, tra queste, anche la forte preoccupazione di coloro che con l’acqua devono lavorarci necessariamente tutti i giorni: parrucchieri, rappresentanti di società sportive, gestori di palestre, titolari di tintorie e autolavaggi. «Vogliamo solo sapere cosa rispondere alle persone che si presentano nel nostro negozio  spaventatissime – spiega una coiffeur -. Se non esistono problemi concreti, chiedo che venga comunicato maggiormente agli abitanti. Negli ultimi due giorni molti clienti hanno disdetto gli appuntamenti».

«L’allarmismo è difficile da frenare. Stiamo lavorando a tempo pieno su questo problema da lunedì mattina e abbiamo diffuso due comunicati – replica il primo cittadino –. Nei prossimi giorni proseguiremo con l’affissione di manifesti nei luoghi pubblici dove si riuniscono grandi quantità di cittadini». In cerca di risposte anche i dirigenti responsabili delle società sportive. Le difficoltà sono dimostrate dalla testimonianza del presidente del Bresso Calcio: «Ho ricevuto una decina di telefonate da genitori e squadre avversarie allarmate. Un genitore ha proibito al figlio di venire ad allenarsi». «I soffioni sono in condizioni pessime e, a causa della temperatura dell’acqua troppo fredda, le docce sono rimaste ferme a lungo – spiega il responsabile delle palestre del Pcg Bresso Volley -. Ho la responsabilità di 350 atleti, posso permettere loro di fare la doccia a fine allenamento?». «I ragazzi possono fare la doccia, a meno che non venga diramato un ordine contrario dopo le analisi che stiamo effettuando», la risposta del Comune. 

In città in molti ricollegano il proliferare del batterio ai cantieri aperti negli scorsi mesi nell’area in cui si sono registrate le infezioni. «Non possiamo escludere che i casi di legionella siano riconducibili ai lavori svolti recentemente – concludono le autorità locali -. Ma, a dire il vero, non possiamo escludere nessuna strada».