Expo, arrivano i primi pagamenti. Ma mancano più di quattro milioni

Rho, imprese obbligate alle vie legali per farsi pagare i lavori nell’area

Gli interventi all'Expo

Gli interventi all'Expo

Rho (Milano), 1 dicembre 2015 - Arrivano i primi soldi per le imprese del Consorzio Distretto 33 che aveva eseguito lavori all’interno del sito Expo 2015 ma non erano ancora state pagati. Oltre alla denuncia fatta a poche settimane di chiusura dell’Esposizione Universale, all’appello al Commissario Unico di Expo spa 2015, Giuseppe Sala, molte aziende nei mesi scorsi avevano avviato cause legali. Ora il tribunale ha dato loro ragione e nel mese di dicembre i primi crediti inizieranno ad essere soddisfatti, solo 225.000 euro su 4,5 milioni di euro, ma pur sempre una «boccata d’ossigeno» per una decina di imprese. «Siamo riusciti ad ottenere qualcosa solo attraverso le cause legali - dichiara Enrico Parolo, presidente dell’Associazione Imprenditori Lombardi - ma la nostra battaglia va avanti, le aziende devono essere pagate fino all’ultimo centesimo di euro».

Ieri mattina nel corso di una conferenza stampa è stato l’avvocato Alessandro Cortesi ad illustrare i risultati raggiunti, «stiamo parlando di aziende che hanno concluso i lavori ormai da mesi, nei tempi indicati e che non hanno mai avuto nessuna contestazione, dunque che dovevano essere pagate come da contratto - spiega il legale di Distretto 33 - si tratta di piccole e medie imprese che con orgoglio hanno contribuito alla realizzazione del sito Expo, ma che alla fine si sono dovute rivolgere al Tribunale per avere il pagamento delle fatture. Ora la situazione si è sbloccata e iniziamo a recuperare una parte del credito spettante alle aziende». I mancati pagamenti da parte di Expo spa e dei suoi appaltatori ammontano a 4,5 milioni di euro, di cui 1,5 milioni per la costruzione del cluster del riso e del cacao, gli altri per l’Open Air Theatre e opere di carpenterie. «Oltre agli avvocati, il nostro Consorzio di imprese ha scritto all’amministratore Sala per chiedere un incontro, ma non abbiamo avuto nessuna risposta - dichiara Dario Ferrari, presidente di Distretto 33 - anche il sindaco di Rho, Pietro Romano, in qualità di Presidente del Patto Nord Ovest, ha inviato una lettera dello stesso tenore, ma attende una risposta da Sala. Nel frattempo le dieci aziende che aspettano i pagamenti sono in sofferenza economica, qualcuno dovrà chiedere la cassa integrazione straordinaria per il 2016 e ha già ricevuto decreti ingiuntivi dei fornitori». Ora si apre uno spiraglio, ma non basta, per questo l’onorevole del Partito Democratico, Eleonora Cimbro, firmataria di un’interrogazione al ministro dell’Economia e Finanze e al Ministro dello sviluppo economico, annuncia, «che il Governo ha chiesto la documentazione su questa vicenda, ma se non avrò risposte in tempi brevi, trasformerà l’interrogazione in interpellanza urgente in modo che se ne discuta in Parlamento e si sblocchi la situazione».