Le verdure bio coltivate dai senzatetto conquistano anche gli scaffali di Eataly

Il progetto targato «Mia» nel parco delle Groane a Bollate di Monica Guerci

La verdura biologica coltivata dai senzatetto sbarca a Eataly (Studionord)

La verdura biologica coltivata dai senzatetto sbarca a Eataly (Studionord)

Bollate (Milano), 23 agosto 2014 - Le verdure coltivate nell’orto sociale di Bollate arrivano a Eataly. Si tratta del progetto «La Mia Terra» promosso dall’associazione onlus «Mia. Milano in Azione» che punta a favorire il reinserimento sociale dei senzatetto e offrire loro un’opportunità lavorativa attraverso la coltivazione di frutta e verdura biologica. Nel parco delle Groane, in un grande orto nella zona di via Pontida (ingresso dal civico 24) il progetto ha preso ufficialmente il via a marzo scorso. Tempo pochi mesi e l’iniziativa ha ricevuto il patrocinio Expo 2015. «Abbiamo avviato una collaborazione con i gruppi di acquisto solidale (gas) di Bollate, col Distretto economia solidale (Des) Groane e con negozi di commercio equo-solidale e abbiamo partecipato a numerose iniziative, come il laboratorio per bambini ‘Piantala anche tu!’ e la festa ‘SuperMilano’ - spiegano gli organizzatori -. Ma soprattutto i nostri bravissimi operatori, con l’aiuto di esperti del settore e il supporto dei volontari di Mia, sono riusciti a produrre una grande quantità e varietà di ortaggi: piselli, zucchine, borragine, erbette, insalate, coste, patate, catalogne, melanzane e molto altro».

Tutto il raccolto viene rivenduto nei mercati contadini, ai gas di zona, a quanti si recano sul posto per acquistare i prodotti e ora anche a Milano, sulle bancarelle dell’ortofrutta negli spazi dell’ex Smeraldo. Il terreno, di circa 13mila metri quadri, impiega ogni giorno tre senzatetto, due in maniera full time e uno part time. Tutte le settimane, agronomi professionisti insegnano ai lavoratori come coltivare gli orti, ci sono anche alcuni volontari ad affiancarli nel lavoro e nelle giornate del mercoledì e del sabato l’orto apre al pubblico per la vendita dei prodotti. Nell'orto sociale i senzatetto svolgono un lavoro retribuito con l’obiettivo di dare loro la possibilità di ritornare presto a una vita normale. Ma non solo frutta e verdura biologica: l’associazione porta avanti anche attività didattiche di educazione ambientale rivolte a bambini e adulti. Anche il raccolto della «Zolla Urbana», altro esperimento di orto urbano (permanente) realizzato all’interno del giardino della biblioteca cittadina viene destinato all’associazione. Per acquistare i prodotti e aiutare Mia a portare avanti questo ambizioso progetto, basta scrivere a: progettolamiaterra@gmail.com e segnalare il vostro interesse.