Arese, Pizzocolo condannato per truffa

Un anno e cinque mesi di reclusione per truffa e appropriazione indebita ad Andrea Pizzocolo, il ragioniere di 45 anni di Arese già condannato in primo e secondo grado all'ergastolo per l'omicidio di una ragazza di 18 anni

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Arese (Milano), 19 giugno 2017 - Il tribunale di Milano ha condannato a un anno e cinque mesi di reclusione per truffa e appropriazione indebita Andrea Pizzocolo, il ragioniere di 45 anni di Arese  già condannato in primo e secondo grado all'ergastolo per l'omicidio di una ragazza romena di 18 anni, strangolata con due fascette in un motel e poi abbandonata in un campo di San Martino in Strada (Lodi), l'8 settembre del 2013.

La squadra mobile della questura di Lodi aveva indagato sulle disponibilità sospette di denaro del ragioniere, allora dipendente di un'azienda che costruisce ascensori, scoprendo che tra il 2007 e il 2013 dal conto dell'azienda a quelli del ragioniere erano passati circa 600mila euro.

Dalle indagini era emerso che in alcuni casi faceva sottoscrivere ai superiori mandati di pagamento a favore di imprese con la ragione sociale modificata rispetto ai reali fornitori, accreditandoli poi a proprio favore, mentre in altri avrebbe gonfiato gli importi di assegni, falsificandoli. Innanzi al tribunale civile di Milano è invece in corso la causa avviata dall'impresa per chiedere al ragioniere la restituzione degli importi. Dalle indagini erano emerse ingenti spese personali del contabile.